Porto, area di deposito a mare, Biancani: “La Regione stanzierà 200 mila euro per avviare gli studi"

porto di Pesaro 3' di lettura 27/09/2023 - “Ad aprile 2022 avevo presentato un’interrogazione - spiega il Vicepresidente del Consiglio Regionale Andrea Biancani - per sollecitare la realizzazione di un'area a mare dove poter portare i sedimenti dei dragaggi per i porti del nord delle Marche, che consentirebbe di ridurre i costi di dragaggio che altrimenti sono altissimi".

"A giugno 2022 la Regione promise di avviare la progettazione in tempi brevi, ma non ci furono passi vanti. Per questo presentai, insieme a Micaela Vitri e al gruppo PD, anche un emendamento al bilancio a fine 2022, dove chiedevamo di stanziare 80 mila euro a favore dell’Autorità Portuale, per avviare le attività di analisi e ricerca necessarie per la progettazione. La maggioranza bocciò l’emendamento rallentando ulteriormente l’opera”.

“Finalmente, dopo una mia ulteriore interrogazione, la Regione ha deciso di prevedere, nel prossimo assestamento di bilancio, 200 mila euro da destinare all’Autorità Portuale per gli studi necessari ad individuare l’area. Potrà quindi partire quanto previsto dall’Accordo di programma tra Regione, Autorità Portuale e ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), stipulato nel lontano 2016. Tale accordo aveva individuato la necessità, per i porti marchigiani, di due luoghi in mare, dove poter depositare il materiale dei dragaggi, uno a servizio dei porti del sud e uno, tra Pesaro e Senigallia, per i porti di Vallugola, Pesaro, Fano e Senigallia. Nel 2021 furono stanziate le risorse per la sola area del sud delle Marche”.

“A nord della Regione, sia il porto di Pesaro che quello di Fano hanno gravi problemi di pescaggio, ovvero di profondità delle acque, con relativi problemi ad accogliere le imbarcazioni a danno degli operatori economici e dei diportisti. Per questo da tempo sollecito i dragaggi, ovvero le attività di rimozione e abbassamento dei fondali dei porti. Si tratta di interventi molto costosi perché le sabbie e i detriti estratti, se non ci sono aree di deposito a mare idonee e casse di colmata, devono andare in discarica con costi di smaltimento molto alti. Avere un’area di deposito a mare e la vasca di colmata ci permetterebbe di poter dragare i nostri porti molto più spesso e a costi ridotti”.

“A Pesaro è stata finanziata anche la realizzazione di una vasca di colmata con un finanziamento nazionale di 11 milioni, ma per la progettazione e lavori non ci sono ancora tempi certi nonostante numerosi solleciti. Gli 11 milioni copriranno anche i costi di un importante dragaggio del porto-canale, sempre più urgente, visto che alcune parti rischiano a breve di essere inutilizzabili perché il fondale è troppo basso. A questi fondi vanno anche sommati 1,8 milioni di euro dell’Autorità Portuale, che ha annunciato un dragaggio dell’imboccatura del porto. Di nessuno dei due dragaggi, nonostante 12,8 milioni a disposizione, ad oggi, si conoscono le tempistiche, e non sono nemmeno partite le anali dei materiali dei fondali, necessarie prima di poter procedere all’estrazione”.

“Spero che come accaduto per l’area di deposito a mare, alla fine, Autorità Portuale e Regione, capiscano l’urgenza dei miei solleciti e avviino i lavori, visto che i soldi ci sono. Il porto di Pesaro potrebbe essere un fiore all’occhiello delle Marche, contribuendo allo sviluppo economico e turistico, ma ad oggi la Regione e soprattutto l’Autorità Portuale sembrano averlo lasciato in secondo piano”.



   

da Andrea Biancani
Consigliere Regionale 





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-09-2023 alle 09:59 sul giornale del 28 settembre 2023 - 588 letture

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