Fulvi (Pd): “Con il nuovo Piano Socio Sanitario regionale la Giunta Acquaroli nega l'impegno verso l'entroterra"

ospedale sassocorvaro 5' di lettura 13/08/2023 - “Sono tre anni, come PD provinciale, - dichiara Rosetta Fulvi Segretaria Federazione di Pesaro e Urbino - che diciamo ai cittadini della provincia di Pesaro e Urbino, che il centrodestra ha vinto le elezioni regionali raccontando un mare di frottole sulla sanità, facendo promesse che non avrebbe mantenuto.

Con l’approvazione del nuovo piano sociosanitario regionale da parte del centrodestra, oggi, a sostenere che non realizzeranno nessuna promessa, nero su bianco, sono proprio loro stessi: gli ex ospedali per acuti di Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro rimarranno, come nel precedente piano, ospedali di comunità. Dove sono finite le promesse? Tre anni fa a Fossombrone il presidente Acquaroli con l’attuale premier Giorgia Meloni davanti all’ospedale promettevano il “ripristino” di tutti i servizi come ha ricordato la Consigliera Micaela Vitri in aula. Le locandine riportavano la frase di Salvini: “Riapriremo gli ospedali che i compagni hanno chiuso” come ha ricordato il Consigliere Andrea Biancani. Hanno voluto far credere che il centrosinistra fosse disinteressato nei confronti dei cittadini delle aree interne, che i piccoli ospedali venivano trasformati per volontà politica del centrosinistra e non per rispetto delle norme nazionali.

Il tempo, sì dice, è galantuomo, - continua Fulvi - oggi il centrodestra al governo della Regione, boccia gli emendamenti che chiedevano il ripristino dell’ospedale per acuti a Fossombrone. Con quale faccia Baldelli e soci, andranno a chiedere voti agli stessi cittadini cui hanno crudelmente mentito. La salute è il bene più prezioso per ogni abitante della nostra provincia e il nuovo piano sociosanitario non risolverà nessun problema ne sulla costa, dove elimina l’azienda ospedaliera, ne nelle aree interne dove per i nostri tre Ospedali di Comunità Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro (da non confondere con l'ospedale per acuti) il nuovo Piano Socio-Sanitario prevede solamente che si facciano la stabilizzazione dei pazienti e l’eventuale trasporto al Pronto Soccorso degli ospedali per acuti (Urbino, Pesaro, Fano) di riferimento attraverso la rete del 118 con una osservazione breve e non intensiva, altro che potenziamento!

E’ veramente penoso l’attacco nei confronti del consigliere Biancani – incalza Fulvi - per una iperbole verbale, sul fatto che l’ospedale di Pergola fa interventi di bassa complessità, e non potrebbe fare altro, con un maldestro tentativo di nascondere il completo fallimento del centrodestra sulla sanità: carenza e fuga del personale sanitario, liste d’attesa senza fine, rete di emergenza senza medici e infermieri, medici privati dentro gli ospedali, nessuna promessa mantenuta. Per il PD e per il Consigliere Biancani il rispetto e l'apprezzamento per i medici e per il loro lavoro deve essere dimostrato nei fatti (habitat lavorativo, sicurezza nel posto di lavoro, prevenzione, eliminazione utilizzo medici privati e relative disparità salariali, percorsi di carriera per i medici del pubblico, ecc.) e non solo a parole come sta facendo la Giunta Acquaroli.

L’ospedale di Pergola opera – ricorda Fulvi - perché previsto dai precedenti piani sanitari come struttura di area disagiata, non è assolutamente una novità di questo piano che conferma le precedenti previsioni. Quello che sì chiedono le aree interne, e anche il PD, è perché la Regione sembri interessata solo a questa. Quindi è dimostrato che il nuovo piano tocca il fondo proprio con le aree interne. Diversi Consiglieri di destra, l'Assessore regionale e il Presidente hanno dichiarato, direttamente e indirettamente, in Consiglio regionale che non hanno mai promesso la riapertura dei piccoli ospedali dell'entroterra e dei relativi Pronto Soccorso, ma che intendono solo potenziare le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità presenti. E' bene che i cittadini sappiano che in realtà gli Ospedali di Comunità non sono degli ospedali ma un altro tipo di struttura! Come pensa Saltamartini di far funzionare le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità previsti dal PNRR? Con quale personale? Con quali risorse?

I 3 miliardi che la Regione Marche ha per finanziare la sanità non saranno sufficienti per il futuro. L'Assessore ha affermato che metà di quei 3 miliardi vanno per gli stipendi del personale, l'altra metà va per le prestazioni. Allora ci chiediamo come nel 2026, quando entreranno a regime le 29 Case di comunità e i 9 ospedali nuovi di Comunità più quelli che già ci sono come sarà possibile far decollare queste strutture nel pieno della loro attività. Queste strutture dovrebbero avere 2742 unità di nuovo personale tra medici, infermieri e OSS che non ci sono. La Giunta Acquaroli dopo tre anni dovrebbe smettere di stare in campagna elettorale e dedicarsi invece alla risoluzione dei problemi di salute dei marchigiani.

Chiediamo – conclude Fulvi -, ai Sindaci dei tre comuni interessati, di invitare nei rispettivi consigli comunali i protagonisti politici del piano sanitario a ricordare, anche con filmati, le promesse fatte, a spiegare il voltafaccia nei confronti delle loro comunità, ieri illuse, oggi deluse. Con questo Piano la Regione decide di non decidere su nulla. Manca un vero progetto fatto di numeri, risorse economiche, risorse umane. Mancano una reale condivisione con i territori e un’idea chiara di sanità.”


   

da Pd Pesaro





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-08-2023 alle 02:01 sul giornale del 14 agosto 2023 - 860 letture

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