Fulvi (Pd): “L'attacco del Governo Meloni ai poveri lasciati soli con un SMS è una bomba sociale"

3' di lettura 04/08/2023 - La Federazione del PD di Pesaro e Urbino – dichiara la Segretaria provinciale PD Rosetta Fulvi - esprime profonda preoccupazione per la “bomba sociale” attivata dal Governo Meloni con il taglio brutale, nella sostanza e nella modalità, del Reddito di Cittadinanza (RdC): un atteggiamento indegno di un Paese civile e che abbandona i poveri alla loro stessa povertà.

Ad oggi migliaia di famiglie della nostra regione e provincia vengono lasciate in un'incertezza economica senza precedenti, scaricando ai Comuni la responsabilità di stare al loro fianco. Ma con quali risorse economiche e umane? Nessuna! Ecco il grande risultato della destra che governa il Paese: tra il taglio al RdC e al PNRR il Governo Meloni sta scaricando su Comuni ed Enti locali la propria incapacità e inefficienza, oltre alle promesse bugiarde fatte in campagna elettorale. Per questa grande tensione sociale – prosegue Fulvi - la Federazione provinciale PD di Pesaro e Urbino aderisce alla proposta del PD di Roma e del Lazio e chiede alla Giunta Acquaroli che venga erogato un “reddito di dignità” di 500 euro mensili per un anno, per fornire sostegno alle fasce sociali più deboli orfane del RdC e per difendere i Comuni e i Sindaci da una bomba sociale che potrebbe travolgere la struttura del welfare locale.

Ma tornando al RdC i dati sono significativi anche nel nostro territorio: secondo l'Ires CGIL Marche, che ha elaborato i dati INPS, nel 2021 nella nostra regione sono state 19.966 le famiglie beneficiarie del RdC, per un totale di 45.131 persone. Rispetto al 2020, c’è stato un aumento del 5,1 per cento, per buona parte dovuto agli effetti della pandemia. La crescita è stata inferiore al resto del Centro e dell’Italia. Per quello che riguarda la Provincia di Pesaro e Urbino i percettori del RdC al 31/12/2021 erano 4.069 nuclei, mentre le persone coinvolte 8.769.

Il PD ha sempre ritenuto necessaria – incalza Fulvi - una misura a sostegno della povertà “accertata” (si ricorda anche il REI) per sostenere cittadini e famiglie, presente in tutti i Paesi europei. Ma quello che è stato sbagliato è il collegamento del RdC alle politiche attive del lavoro e la mancanza di controlli tempestivi sugli aventi diritto: questioni che hanno rappresentato il tallone d'achille dell'operazione. Per questo è bene ricordare che il RdC aveva alcuni difetti di costruzione che nessuno ha voluto correggere. Ma questo non può in alcun modo svilire la necessità e il pregio di essere stata una misura universalistica che non distingueva fra categorie di persone, ma soltanto sulla base del bisogno. Non distingueva fra persone con figli o senza anche se, ovviamente, la famiglia numerosa doveva ricevere di più e su questo bisognava intervenire e correggere. La destra che governa il Paese ha attuato una discriminazione per coloro che hanno ricevuto l’SMS dall’Inps introducendo un principio categoriale: si sono divisi i poveri non in base al bisogno ma in base alle caratteristiche della loro famiglia. Le quali dovrebbero essere rilevate solo per identificare l’entità del bisogno e la qualità (se ci sono minorenni, anziani, disabili ecc ...).

Quindi – conclude Fulvi - ad oggi la situazione è aberrante perché i poveri dovranno essere molto più poveri per ricevere un sostegno molto più basso, per un tempo molto più ridotto e non più ripetibile. Perché da una parte il Governo nazionale dopo aver dato avviso della fine del sussidio, non ha dato impulso ai corsi e alla preparazione per il mondo del lavoro? Questo vuol dire che per la destra “se sei povero è colpa tua”. Ma davvero è questo il Paese che vogliamo?


   

da PD Pesaro Urbino




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-08-2023 alle 14:14 sul giornale del 05 agosto 2023 - 564 letture

In questo articolo si parla di politica, PD Pesaro Urbino, comunicato stampa

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