Pd Pesaro: "Un disastro! La destra che doveva cambiare tutto ci costringe a rivolgerci alla Sanità privata o a rinunciare alle cure"

3' di lettura 23/03/2023 - Stiamo vivendo uno dei tempi più bui per la nostra Sanità regionale, anche a causa dell’aggravante dell’evento pandemico del COVID e della Riforma della Sanità delle Marche che indubbiamente ha sferzato un duro colpo ad una situazione non rosea.

In questa drammatica fase del Servizio Sanitario Nazionale e dei problemi del Paese, la variazione del sistema sanitario regionale è stata una scelta discutibile anche perché le Marche non sono esenti da tutti i problemi della sanità nazionale, con i Pronti Soccorso che operano in situazioni collassate, la cronica carenza di personale socio-sanitario e le liste di attesa infinite. La grave situazione economica nazionale venutasi a creare a seguito della crisi energetica, ha messo le famiglie italiane a dura prova, dovendo fare scelte all’interno del menage familiare su cosa e come contenere i costi nella gestione domestica.

Ci giungono preoccupanti segnalazioni dai cittadini pesaresi e della nostra provincia, che denunciano la grave difficoltà ad accedere alle cure diagnostiche e specialistiche all’interno del Servizio Sanitario pubblico. Anziani con pensioni minime che si ritrovano con tempi di attesa lunghissimi per essere curati a dovere, costretti quindi a rivolgersi al privato per avere diagnosi in tempi accettabili, come giusto che sia vista la fragilità della salute dovuta all’età, dovendo però poi fare i conti con una disponibilità economica per vivere sempre più risicata, pur avendo il diritto all’esenzione dal ticket sanitario.

Si aggiunge a questo la narrazione da parte di tante donne pesaresi e dell’ambito territoriale sociale, che nel chiederci di intercedere per denunciare la grave situazione dei tempi di attesa, riferiscono che per un esame mammografico devono attendere oltre 9 mesi dalla prenotazione, riscontrando purtroppo anche problemi di tipo oncologico di tumore in stato avanzato alla mammella, che si sarebbe potuto curare con efficienza se si fosse diagnosticato tempestivamente. Per non parlare dello screening preventivo del pap test con risposte a 7/8 mesi in quanto vengono analizzati da laboratori fuori città, con conseguenti tempi di attesa improponibili. Non tutte le donne si possono permettere di accedere alle strutture private, sostenendo costi che andrebbero poi a gravare sui conti familiari; la conseguenza è l’abbandono della prevenzione con gravi ripercussioni sulla salute della paziente stessa e a ricaduta una sconfitta per l’intero Sistema Sanitario nazionale.

Dai dati ISTAT, si evince che la Regione Marche sta registrando purtroppo una tra le peggiori situazioni rispetto alla media nazionale, per numero di cittadini che rinunciano alle prestazioni di cui avrebbero bisogno, e per mobilità passiva soprattutto dei pazienti della Provincia di Pesaro e Urbino che si rivolgono alla vicina Emilia-Romagna.

Il privato in questo caso viene a supporto del pubblico e in questa situazione dobbiamo dire “grazie di esistere” per dare risposte in tempi consoni, evitando gravi conseguenze, che sarebbero altresì di competenza primaria della Sanità pubblica.

«La salute non può essere privilegio per ricchi – chiosa la capogruppo Anna Maria Mattioli - e uno stato civile e democratico non può permettersi di non dare risposte a tutte le classi sociali, in particolar modo ai più fragili che necessitano di cure più approfondite e specialistiche. E da Palazzo Raffaello si intravede solo un timido segnale di consultazione delle parti sul nuovo piano sociosanitario, che dovrà affrontare la medicina del territorio, le liste d’attesa, le reti cliniche, l’appropriatezza delle prestazioni e le modalità di collaborazione col privato. Sulla progettazione e costruzione del Nuovo Ospedale di Pesaro silenzio assoluto dalla Giunta Acquaroli che, se non avesse “cestinato” il progetto della Giunta Ceriscioli, avremmo già potuto ricevere cure in tempi celeri e di qualità specialistica, andando a sopperire il dramma delle liste d’attesa e della mobilità passiva in continuo peggioramento. Non possiamo tutti noi permettere e accettare silentemente che un cittadino arrivi a dire “RINUNCIO A CURARMI”».






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-03-2023 alle 16:08 sul giornale del 24 marzo 2023 - 2224 letture

In questo articolo si parla di politica, Pd pesaro, comunicato stampa

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