"A un anno dalla proclamazione di Pesaro Capitale italiana della cultura i rendering sono divenuti realtà"

Mattioli Anna Maria 3' di lettura 18/03/2023 - A un anno dalla proclamazione di “Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura” la città ha già intrapreso il percorso con tutti i soggetti protagonisti,  che hanno per denominatore comune “La natura della cultura”.

In binario parallelo è ora quantomeno necessario rilanciare quei luoghi strategici che fungeranno da scenografia agli eventi del 2024. La giunta Ricci non si farà trovare impreparata e già da tempo ha programmato e continuerà nel prossimo futuro a mettere in luce i contenitori culturali, che certamente non sono rimasti allo stato di “rendering”. Pesaro è una città ricca di arte e unicità come la Sonosfera David Sassoli, un’architettura costruita per essere luogo perfetto dal punto di vista acustico per intraprendere un viaggio dei sensi alla riscoperta di suoni unici, dalla foresta primaria equatoriale, alle opere di Rossini e perché no nell’arte raffaelliana della Stanza della Segnatura.

E la musica si fa storia, racconto e realtà in un altro fiore all’occhiello della Pesaro operistica rossiniana, il Museo Nazionale Rossini, un prezioso scrigno di arte e reperti unici, vera punta di diamante di “Pesaro Città creativa della musica UNESCO” che si proietta in “Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura”.

Dall’Overture della Sala degli Specchi, alle sezioni suddivise in due Atti e un Intermezzo si possono ascoltare e interagire, grazie a un’area video con proiezioni multimediali, i capolavori come il Barbiere di Siviglia, la Cenerentola e La gazza ladra.

Ma la cultura e la storia saranno raccontate anche grazie al lascito di Annibale degli Abbati Olivieri, che avrebbe voluto i suoi concittadini tutti “culti e operosi”. Un corredo letterario e un patrimonio bibliotecario, documentario e archeologico sapientemente custodito nella Biblioteca e Museo Oliveriano. Un luogo unico restituito alla città da pochi mesi, che rappresenta una narrazione fondamentale per andare alla scoperta di quella natura legata alle origini del nostro territorio che tanta cultura e sapere hanno trasmesso e trasmetteranno a chi ne vorrà far buon uso.

Il linguaggio della narrazione del percorso espositivo è racchiuso nelle parole di chi ha progettato questo rinnovato allestimento, l’architetto Simone Capra dello Studio STARTT:- «Spesso si pensa agli edifici storici come contenitori da riempire, nel caso dell’Oliveriano, l’obiettivo è stato di creare uno spazio integrato che parlasse delle collezioni, allo stesso tempo raccontasse il vasto territorio di Pesaro in un arco di tempo vastissimo. Si è scelto così di lavorare in modo radicale: l’idea guida è stata quella di pensare la scatola (lo spazio architettonico) parte del disegno del museo, in modo da creare un ambiente integrato e avvolgente dove architettura storica, reperto e supporto interagiscono tra di loro».

“Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura” sarà un punto non di arrivo ma di rilancio di tutto il panorama culturale cittadino, arte, musica, cultura, letteratura e teatro saranno gli strumenti per esser tutti noi protagonisti di una nuova riscoperta del sapere.

Lo straordinario impegno amministrativo, grazie alla Giunta Ricci e all'assessore alla Bellezza Daniele Vimini che con volontà politica hanno creduto fortemente in questo progetto culturale, a dimostrazione di non essere “la giunta dei rendering” ma di realtà concrete premiate dal Ministero della Cultura, dall’UNESCO e dai pesaresi che ne apprezzano l’inestimabile valore. Tutti saranno chiamati a fare la loro parte, perché ancora il percorso è tutto in divenire, ma l’entusiasmo creativo collettivo ci regalerà grandi soddisfazioni. #avantitutta


da Anna Maria Mattioli
Presidente della Commissione Cultura 





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-03-2023 alle 21:26 sul giornale del 19 marzo 2023 - 4552 letture

In questo articolo si parla di cultura, politica, pesaro, anna maria mattioli, comunicato stampa

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