Mercoledì a Palazzo Montani la presentazione di “Nietzsche l’iperboreo”

Nietzsche l’iperboreo 2' di lettura 28/11/2022 - Friedrich Nietzsche è stato – ed è – il filosofo più geniale ma anche più controverso, colui che ha compreso come pochi la condizione esistenziale dell’uomo, raggiungendo un’altezza da cui guardare con disprezzo quella che lui stesso chiamava «l’aurora boreale delle illusioni umane». Questo disprezzo per l’umanità lo ha portato a elaborare teorie radicali che hanno ispirato il nazifascismo ma anche molti serial killer e assassini della Storia.

Oggi, forse non a caso, a ispirarsi al filosofo iperboreo è il Transumanesimo, la filosofia che – a partire dall’intelligenza artificiale e dalle nuove tecnologie – sostiene come faceva Nietzsche che l’uomo deve essere superato, cioè che deve estinguersi per lasciare spazio a una nuova specie di superuomini chiamati «cyborg». Anche il contesto storico in cui si esprimeva Nietzsche – scrive Ercolani – è molto simile a quello che ci troviamo a vivere oggi. Allora l’umanità piombò nelle guerre mondiali e nei totalitarismi, oggi rischia proprio di estinguersi, fra deliri tecnocratici e lo sfruttamento sempre più insostenibile del pianeta. L’autore del libro ha provato a ricostruire questa storia, al tempo stesso affascinante e inquietante, che lega un filosofo come Nietzsche a personaggi come Mark Zuckerberg, Elon Musk, Bill Gates e Raymond Kurzweil. Dalla fine dell’Ottocento ad oggi, chi ha guardato troppo a lungo i mostri negli occhi, è diventato un mostro a sua volta.

Paolo Ercolani (Roma 1972) insegna Filosofia dell’educazione all’Università degli studi di Urbino, dove è stato allievo di Domenico Losurdo. È tra i fondatori e membro del comitato scientifico dell’associazione “Filosofia in Movimento” (www.filosofiainmovimento.it), collabora con Rai Cultura, con le pagine culturali del “Corriere della Sera”, “Il Fatto Quotidiano” e “Il Resto del Carlino”. È autore di numerosi saggi e articoli, tradotti in più lingue; fra i suoi ultimi lavori si ricordano Contro le donne. Storia e critica del più antico pregiudizio (2016) e Figlio di un io minore. Dalla società aperta alla società ottusa (2019).

Don Marco Di Giorgio (Pesaro 1960) è sacerdote dal 1984; laureato in Filosofia a Urbino, ha conseguito il dottorato in Teologia biblica a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana; parroco di Montecchio, è docente di Sacra scrittura all’Istituto teologico marchigiano di Ancona.

Franco Bertini (Pesaro 1938), liceale, funzionario, cestista, giornalista, filosofo in caso di pioggia, ci ha messo vent'anni per leggere correttamente il nome di Nietzsche.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-11-2022 alle 09:59 sul giornale del 29 novembre 2022 - 676 letture

In questo articolo si parla di cultura, comunicato stampa, Nietzsche l’iperboreo

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