"Divinamente donna”, cinque artiste pittrici in mostra all'Hotel Alexander Museum Palace

L’avvenimento, che si protrarrà fino al 09 dicembre 2022 e intitolato “Divinamente donna”, si presenta con una mostra di cinque artiste pittrici e un convegno per la tutela delle donne, dove vedrà la partecipazione della dott.ssa Maria Pia Turiello, criminologa forense ed esperta di violenza di genere e del dottor Francesco Napoli, Presidente Confapi Calabria, esperto sulla tutela della donna nei luoghi di lavoro e mobbing. Dal 2013, Regina Resta realizza una serie di iniziative culturali e di interesse nazionali ed internazionali su diverse tematiche sociali e letterarie, tramite convegni, rassegne, premiazioni, spettacoli, introduzione di autori, performance di artisti, cinema, mostre, concorsi, corsi di formazione e confronti etnici. Vengono così coinvolte attivamente scuole pubbliche e università, che hanno un ruolo peculiare nella formazione dell’accrescimento culturale individuale, con l’intendimento di promuovere l’arte in tutte le sue configurazioni e con la proposta di concedere nuove opportunità agli iniziati, così come ad artisti, scrittori e poeti affermati a livello mondiale.
L’Associazione non ha fini di lucro, ma ha lo scopo di favorire le attività artistiche e culturali da divulgare consentendo l’accesso e l’utilizzo della conoscenza a tutti, e può avvalersi della collaborazione e aiuto di esperti professionisti pronti ad elargire il loro scibile, collaborando con dinamicità alle più eterogenee iniziative. Presidente dell’Associazione è Regina Resta, vicepresidenti Annella Prisco e Goffredo Palmerini, mentre i componenti del Consiglio direttivo sono Marilisa Palazzone, Sergio Camellini, Fiorella Franchini, Carlo Alberto Augieri, Mirjana Dobrilla, Guido Vaglio, Giancarlo Danieli e Antonietta Vaglio.
Espongono artiste di differenti provenienze geografiche ed animiche-esperenziali quali Lilian Rita Callegari, Laura Muolo, Maria Camilla Rita Rap, Giovanna Serafini e Immacolata Zabatti, coinvolte nel vernissage pittorico.
LILIAN RITA CALLEGARI
Italo-venezuelana, artista di natura versatile e poliedrica si dedica all’incisione, alla pittura e alle molteplici forme espressive che spaziano dal costume, alla scenografia teatrale, alla ceramica, all’oreficeria e alla scultura. Nella sua pittura ci sono due poetiche, quella della riscoperta della cultura precolombiana e quella, assai aggiornata sul piano pittorico, dell’astrazione lirica europea. Tuttavia, in entrambi gli stilemi espressivi non si perde mai la felicità improvvisa della pennellata, soprattutto quando le forme della natura scure e torbide, come la luna in eclisse, mantengono un fascino arcano e per nulla tenebroso. Per l’opera pittorica e scultorea porta con sé la duplicità metaforica che descrive attraverso geroglifici e bizzarre figure giacenti nella profondità dell’universo. Oggetto e forma, immagine e allegoria plastica, si alternano e si fondono quindi nei rami e negli alluminii sbalzati ed incisi della Callegari, dove le sue sculture rivelano onde e trasparenze luminose come nella sua pittura.
LAURA MUOLO
Milanese di nascita e riminese di adozione, si accosta all’arte da autodidatta sin dal 2013. La sua origine pittorica nasce dalla grafite con la quale cerca prontamente il realismo dei volti, mentre successivamente si accosta ad altre genesi quali il pastello e la pittura dedicata al mondo adolescenziale. Le opere di Laura sono in continua e perenne evoluzione, sia per quanto riguarda i materiali misti che vuole accostare, che per lo stile espressivo che si sviluppa dal classico al contemporaneo, da cui una preferenza è in grado di accomunarle tutte: il genere figurativo.
Di natura sognatrice e malinconica ha l’attitudine di raccontare emozioni, desideri e sogni reconditi che procedono da questi stati d’animo, per poi svilupparsi in una chiave surreale e simbolica, rifugiandosi in mondi onirici, fantastici e di transfer.
MARIA CAMILLA RITA RAP
Nasce in Sicilia, e nelle sue prime opere predomina il colore rosso accostato al nero e ad altri colori parimenti intensi. Nel corso degli anni, insieme alla pittura ad olio su tela, sperimenta altre tecniche, dove la scelta cromatica risulta più pacata e dove le tinte autunnali prendono una predominanza, come a denunciare un cambiamento nella sua vita. E’ nel 1998 che inizia il suo periodo artistico e successivamente, nel 2017 prende forma la sua indole pittorica, dedicandosi completamente all’arte. Le opere attuali appaiono tormentate, rigorosamente in bianco e nero, rivelandosi come un urlo di protesta e trasmettono sofferenza e disagio dell’anima. Il carboncino e la grafite diventano nelle mani dell'artista gli strumenti che le permettono, di volta in volta, di esprimere l’immediatezza della sfera emozionale. Nel corso del 2019, inizia pian piano a riappropriarsi del colore e nel contempo a sperimentare nuove tecniche volgendosi al digitale.