Rincari rette dei nidi, Vitri:”Sono insostenibili per i Comuni e le famiglie"

Nido di Moie Piccolo Principe 3' di lettura 10/11/2022 - “Ho presentato una interrogazione sull'allarme lanciato dalle strutture per l'infanzia pubbliche (ma anche paritarie e private)  – dichiara la Consigliera regionale Micaela Vitri - sulla necessità di rivedere gli importi delle rette, a causa  del notevole incremento dei costi dell'energia elettrica e del riscaldamento, per evitare interruzioni e garantire la continuità del servizio. Un problema molto serio che rischia di scaricarsi sui Comuni e sulle famiglie con rincari insostenibili.

Siamo di fronte ad aumenti esponenziali e improponibili dei costi per i Comuni che, ad esempio per Pesaro, rappresentano un aggravio pari ad un milione di euro, a cui può seguire il rischio del taglio di altri servizi. A questo si aggiunge anche l'incertezza dei fondi a disposizione dell'Inps per il bonus asili nido 2022, una misura di sostegno economico statale sotto forma di rimborso di parte delle spese sostenute da chi iscrive i figli a un nido pubblico o privato autorizzato, oppure da chi ha bisogno di un supporto a casa per bambini sotto i tre anni affetti da gravi patologie croniche. Motivi per cui ho chiesto, insieme al gruppo del PD, l'intervento doveroso e urgente del Presidente Acquaroli e della Giunta.”

“Occorre assolutamente cogliere le opportunità offerte dall'Unione Europea – incalza Vitri – che il 7 settembre ha presentato la “European Care Strategy for caregivers and care receivers”, con lo scopo di accrescere, dentro gli Stati membri la diffusione di cure di maggiore qualità, incoraggiando contestualmente la valorizzazione di coloro che, formalmente o informalmente, assistono soggetti in condizioni di necessità. La logica è che servizi di assistenza convenienti, accessibili e di alta qualità offrono chiari vantaggi per tutte le età. La partecipazione all'educazione della prima infanzia ha un impatto positivo sullo sviluppo del bambino/a e aiuta a ridurre il rischio di esclusione sociale e povertà, anche in età avanzata. Per affrontare questi problemi la Commissione Europea popone azioni concrete per sostenere gli Stati membri nell'aumentare l'accesso a servizi di assistenza di alta qualità e a prezzi accessibili. Ed è proprio in questa logica che la Regione Marche deve mettersi al passo con i tempi, credere e sostenere economicamente le politiche educative”.

“Per il sistema 0-6 – precisa Vitri - lo Stato assegna alle Regioni la quota corrispondente del Fondo nazionale che per le Marche risulta così determinato: anno 2021 € 6.213.425,66, anno 2022 € 6.022.494,43, anno 2023 € 6.022.494,43. A questo si somma il cofinanziamento regionale che nel nostro caso è pari al 25% del fondo assegnato (per l'annualità 2021 è di € 1.553.357,51), come stabilito dalla DGR n. 1036/2021. Ho chiesto alla Giunta di aumentare sensibilmente questa percentuale perché ad oggi è l'unica soluzione per intervenire seriamente, proponendo di lasciare ai Comuni la possibilità di stabilirne l'utilizzo (abbattere le rette, costruire nuovi posti di nido, mantenere i servizi estivi, ecc.) e l'articolazione.”

“Aggiungo – prosegue Vitri – che i nidi marchigiani sono i più cari d'Italia, con una media di € 1.140 a bambino/a. Inoltre la situazione è già grave in partenza perché le Marche, dopo la Basilicata, sono la regione dove le famiglie partecipano di più alla spesa complessiva per i nidi, con il 20,8% della compartecipazione a differenza di altre Regioni. La difficoltà sta nel fatto che le Marche, ad oggi, non hanno nessuna politica di sostegno economico a differenza di altre Regioni che hanno investito fortemente.”

“Voglio richiamare – conclude Vitri – l'importanza del servizio dei nidi e le ripercussioni che la situazione di cui sopra ha nel mercato del lavoro, in particolare per le donne, visto che i motivi familiari (cura dei figli e/o adulti non autosufficienti, maternità, nascita di un figlio) sono molto spesso una delle cause principali dell'inattività femminile (34,9 % a livello nazionale). Per questo ho chiesto al Presidente Acquaroli di passare dalle parole ai fatti, sostenere i Comuni e sollevare le famiglie dalla scelta dell'indebitamento o alla rinuncia del servizio dei nidi, spesso a scapito e a carico delle donne”.


   

da Micaela Vitri
Consigliera Regionale PD





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-11-2022 alle 11:58 sul giornale del 11 novembre 2022 - 836 letture

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