Cala il sipario su Hangartfest che rilancia con Video Box

4' di lettura 13/10/2022 - A fine novembre torna la rassegna di video danza e il Premio Interfaccia Digitale a sostegno di nuove opere video.

Con soddisfazione degli organizzatori e del numeroso pubblico che ha frequentato la ricca proposta di eventi in programma, si è chiusa la XIX edizione di Hangartfest, festival di danza contemporanea sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Marche e dal Comune di Pesaro e realizzato con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Israele a Roma e Centro Ceco di Roma.

Significativo, nel bilancio di Hangartfest 2022, il numero di iniziative inaugurate quest’anno con prospettiva pluriennale. Tra queste il progetto Giaro in Luce, affidato alla cura dell’artista Masako Matsushita, che ha lo scopo di recuperare il repertorio di Paolo Giaro, musicista pesarese prematuramente scomparso, commissionando a coreografi e danzatori performance originali da portare in scena sulle musiche del compositore.

Sempre con proiezione pluriennale, sono le coproduzioni artistiche messe in atto dal festival a sostegno sia dei giovani coreografi italiani - quella triennale con il collettivo Cantiere Idina Who - che quelle internazionali, ora iniziate con la produzione di First Thing 1st del coreografo israeliano Michael Getman.

Tra le iniziative virtuose che avranno un seguito c’è anche la neonata Rete Giacimenti network nazionale a sostegno dell’emersione di giovani talenti che vede coinvolti i festival Le Danzatrici en plein air di Ruvo di Puglia, Conformazioni Festival di Palermo e Hangartfest, oltre ai corsi Alta Formazione di Udine, ModemPro di Catania e DA.RE. di Roma.

Un ruolo sempre importante nel futuro del Festival è ricoperto dai programmi di sensibilizzazione del pubblico che hanno l’obiettivo di avvicinare in modo attivo e consapevole gli spettatori alla danza contemporanea e alla video danza. Ne è testimonianza il programma Occhi da Marziani, in cui i partecipanti sono chiamati a monitorare il percorso creativo triennale del coreografo residente, sotto la guida del critico di danza Silvia Poletti.

A testimonianza del percorso svolto nel precedente triennio con la coreografa residente Marta Bevilacqua, è stato appena pubblicato il libro The Choreographic Novel (Editore Ephemeria) che riporta la visione quadrangolare della coreografa, del Direttore artistico Antonio Cioffi, del critico di danza Silvia Poletti e dei partecipanti al progetto Occhi da Marziani.

Tra i progetti che si proiettano nel futuro, c’è Mossi da Visioni, retrospettiva a cura di Paolo Paggi che propone il materiale foto e video di archivio del Festival, con le foto di Umberto Dolcini e i video di Stefano Salimbeni, rielaborati dall’artista visivo Edoardo Serretti.

Hangartfest, che ha appena chiuso il Festival con la rassegna video Giardino ZED, già rilancia a fine novembre con la rassegna Video Box. Perché oltre a promuovere lo spettacolo dal vivo e le arti della scena, forme insostituibili di aggregazione, scambio ed esperienza creativa tra artista e spettatore, Hangartfest intende aprirsi sempre di più alla video danza, al fine di favorire la diffusione dei linguaggi artistici contemporanei, di incentivare la creatività attraverso l’utilizzo dei media digitali e di creare i presupposti di crescita culturale basati su scambi artistici interdisciplinari.

Video Box è infatti un contenitore nel quale prendono forma diverse attività che hanno come riferimento la video danza, quali rassegne video a tema, proiezioni di corti, medi e lungometraggi, documentari, film storici, riprese di spettacoli, opere originali, laboratori, incontri con artisti, visioni VR a 360°, conferenze e un premio: il Premio Interfaccia Digitale, diffuso su scala internazionale, che si terrà il 27 novembre 2022 al Teatro Maddalena.

Oltre al Premio, Video Box, che si svolgerà dal 24 al 27 novembre, vedrà una ricca programmazione di film e documentari dedicati, tra gli altri, a Pina Bausch e Alessandra Ferri, con interventi di Enrico Coffetti e di Francesca Pedroni.

Hangartfest può considerarsi dunque una piattaforma creativa di riferimento per le arti della scena e della video danza, un progetto artistico propositivo in continuo divenire per la comunità, che anima con cura e inventiva la ex Chiesa della Maddalena, sempre più protagonista di Pesaro Capitale della Cultura 2024.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-10-2022 alle 18:24 sul giornale del 14 ottobre 2022 - 196 letture

In questo articolo si parla di spettacoli, pesaro, HangartFest, comunicato stampa

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