Il diritto alla casa: Pd e centrosinistra ne ha parlato in piazzetta Mosca

pd pesaro 6' di lettura 10/09/2022 - Diritto alla casa, un tema importante anche per i più giovani, è sempre più difficile per i cittadini andare in affitto o comprare la prima casa, i costi sono molto alti e le abitazioni sono sempre più difficili da trovare, per non parlare delle condizioni delle stesse case.

Il PD e il centrosinistra hanno affrontato il tema nel loro programma, con sostegni all’affitto, all’acquisto della prima casa e l’accesso alle case popolari.

“Abbiamo sempre puntato la nostra iniziativa affinchè ci fosse un piano casa che investisse risorse nel recupero a favore della locazione - ha spiegato Nicola Zambetti, segretario nazionale SUNIA (Sindacato degli Inquilini) -. Ci sono le espulsioni delle famiglie a favore dei contratti brevi, un grande problema da affrontare. La coalizione del centrosinistra ha un programma preciso per la casa, negli altri programmi non ci sono nemmeno semplici passaggi a riguardo, ma nei prossimi mesi questo problema aumenterà in maniera sostanziale. È necessario riformare il welfare come unico strumento alle famiglie e ai giovani che vogliono, e devono, staccarsi dalle proprie famiglie per proseguire nell'indipendenza delle loro vite. Un diritto fondamentale di tutti”.

Anche il vicesindaco Daniele Vimini, candidato al plurinominale del Senato, ha sottolineato: “Una battaglia che portiamo avanti da anni. Il nostro livello cittadino ha senza dubbio delle problematiche, ma tante cose sono state fatte: abbiamo un elemento molto forte che è quello legato all’estate e alla stagionalità, più che agli studenti fuorisede.

Pesaro virtuosa con il “recupero del San benedetto per l’edilizia popolare, in via delle vetrerie creeremo alloggi per ospitare lavoratori dei grandi eventi della città - ha spiegato il vicesindaco Vimini, anche candidato al plurinominale del Senato - come il Rof, che possono anche essere usati, qualora non ci fossero eventi, per necessità pubbliche di breve periodo”.

“La politica deve fare il suo lavoro, dobbiamo fondare l’impegno su due pilastri importanti: la casa e il lavoro - ha spiegato Carnaroli di Articolo 1 -. Ci manca una legge urbanistica regionale che riesca a programmare il territorio, dando così la possibilità ai comuni di organizzare i propri piani regolatori. Il patrimonio pubblico di case sociali pubbliche, attualmente, non c’è e anche il bonus 110 e il PNRR riguardano l'efficientamento energetico e l’antisismica, ma qui mancano le case, l’elemento primario su cui fare leva”.

Manca una vera e propria legge urbanistica che porti innovazione: “La legge urbanistica regionale attuale non porta niente di innovativo, è nata male, voluta a tutti i costi ma che non darà nessun tipo di semplificazione - ha continuato Andrea Biancani, consigliere regionale -. Gli investimenti sul pubblico in questo settore a causa della nuova Giunta regionale sono bassi, ma lo sono stati anche a livello statale. I cantieri pubblici muovono l’economia al pari dei privati e danno servizi.”

Quando parliamo di case popolari dobbiamo diversificare le soluzioni: c’è l’edilizia sovvenzionata che si rivolge a chi non ha proprie risorse e ha problemi economici sociali e spesso sanitari importanti, ed è rivolta alle fasce sociali più deboli. Il tema su questo tipo di argomento è evitare di fare case in zone isolate del territorio, perché queste persone, che hanno già problemi e sono spesso anziane, non possiamo isolarle ancora di più in luoghi dove mancano i servizi. La politica abitativa - continua Biancani - deve viaggiare di pari passo con quella dei servizi”.

Poi c’è un secondo tipo di case popolari, quelle legate all’edilizia agevolata, dove comunque si paga un affitto, ma calmierato, che potrebbe dare risposte a nuove fragilità della società. Attenzione poi agli effetti degli investimenti nella riqualificazione perchè “senza pianificazione rischiamo di allontanare dai centri i cittadini meno agiati - ha continuato Biancani -. Le città d’arte stanno diventando sempre più costose, e risultano invivibili per il cittadino medio oltre che per quello povero. Stiamo allontanando le persone dai nostri centri. servono politiche adeguate per evitare questi problemi anche nelle città medio-piccole”.

In Regione il problema è di investimenti non solo in nuove strutture ma anche in ristrutturazioni e manutenzioni. “Abbiamo centinaia di alloggi non assegnabili perché hanno bisogno di manutenzione e ad oggi pare che il nuovo governo regionale a guida Acquaroli non abbia in programma alcun investimento - sottolinea Biancani -. Come PD ci siamo attivati con un'interrogazione per sollecitare gli interventi e per aprire l’osservatorio regionale delle politiche abitative che ci permetterebbe di fare una miglior pianificazione. Con il precedente governo regionale c’è stata un’ottima collaborazione tra Regione e Comuni con molti interventi sia di edilizia sovvenzionata che agevolata, ora il nuovo governo regionale ha cambiato regole di assegnazione delle case popolari, creando delle riserve di alloggi destinata a categorie specifiche, che però non sono individuate dai comuni ma a monte dalla Regione. Non è pensabile che in ogni comune le categorie che hanno più bisogno e per cui bisogna tenere una riserva di alloggi siano uguali. Inoltre hanno previsto alloggi anche per alcune Forze dell’Ordine, nemmeno per tutte. Si tratta di persone bravissime ma comunque con un reddito importante, una trovata forse elettorale, ma nemmeno troppo riuscita, perchè tante persone di questa categoria non hanno mai chiesto un aiuto di questo tipo e molti non ne vogliono usufruire”.

4, quindi, i punti importanti su cui lavorare: finanziamento per 10 anni per edilizia sociale, riforma sulla legge per la locazione, riforma degli enti e gestori, e una politica che abbia un'attenzione verso tutti i ceti. Necessaria, inoltre, una collaborazione con le pubbliche amministrazioni. Il centrosinistra ha un programma è idee precise.

“Necessario tornare a parlare di casa e di politiche abitative. Sono più di 40 anni che non esiste un piano per la casa, ma soprattutto politiche abitative degne di questo nome. Si devono intercettare le condizioni di difficoltà delle persone attraverso un lavoro strutturato della politica - conclude Marco Bentivogli, candidato PD all’uninominale della Camera -. Necessaria una riflessione complessiva sulla situazione, abbiamo la permanenza nelle abitazioni dei genitori, da parte dei giovani, più alta d’Europa, questo anche per un problema di inaccessibilità alle locazioni per via dei prezzi altissimi. Avere un’inflazione all’8% diventerà anche per il tema della casa un vero e proprio dramma con tassi di interesse che salgono e ulteriori salassi per le famiglie. Parlare di casa significa abbracciarci alla nostra gente per riprendere quel legame che si era perso”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-09-2022 alle 14:37 sul giornale del 11 settembre 2022 - 932 letture

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