Ius Scholae, Vitri: “Mobilitati anche i Consigli regionali perché sia una riforma bi- partisan”

Una battaglia di civiltà sostenuta anche da Save the children - spiega Vitri - che chiede al Parlamento un atto di responsabilità, visto che in Italia ci sono 877 mila studenti, cioè il 10,3% del totale senza cittadinanza italiana, di cui il 6,8% nati nel nostro paese. La negazione della cittadinanza comporta limitazioni negli spostamenti e nella pratica di sport agonistici, maggiore subalternità e precarietà nel mercato del lavoro e nei confronti del welfare, l’esclusione del diritto di voto, minori possibilità formative scolastiche o extrascolastiche dei propri coetanei con cittadinanza italiana.
Per questo ho voluto depositare una mozione in Consiglio regionale, già lo scorso 23 giugno, che impegna la Giunta a sviluppare iniziative di pressione politica nei confronti del Parlamento, affinché l’iter di riforma della cittadinanza si concluda positivamente entro questa legislatura. Va garantita la parità ai bambini e alle bambine nati in Italia e una piena condivisione dei diritti e delle opportunità dei loro coetanei, per assicurare che si sentano pienamente cittadini della comunità in cui crescono.
Nelle prossime settimane- conclude Vitri- lanceremo una campagna di presidi nelle piazze, perché serve cooperazione tra Amministrazioni e gli attori della cittadinanza attiva con coloro che nelle comunità locali sono impegnati nel perseguimento dell’approvazione della legge Ius Scholae.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-06-2022 alle 14:26 sul giornale del 01 luglio 2022 - 317 letture
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