Nuovo ospedale, Biancani: “I tempi per il nuovo ospedale saranno lunghi, manca un cronoprogramma"

sanità|fano|pesaro|ospedale unico| 4' di lettura 26/04/2022 - In Consiglio regionale la Regione ha risposto alla mia ennesima interrogazione, sottoscritta anche da Micaela Vitri e dal gruppo PD, sull’ospedale di Pesaro in cui chiedevo certezza dei finanziamenti e dei tempi di progettazione e avvio dei lavori.

Dopo la retromarcia sul project financing e il conseguente rifiuto del progetto pronto, la Regione garantisce che i 104,9 milioni di fondi nazionali sono ancora a disposizione e senza scadenza, e che saranno destinati al nuovo ospedale di Pesaro. Questi soldi saranno disponibili quando si avrà il progetto pronto e si potrà firmare la convenzione con il Ministero. Mentre le risorse che dovrà stanziare la Regione non sono invece ancora inserite a bilancio, ma oggi è stato dichiarato che anche queste saranno messe a disposizione una volta pronto il progetto.

Non ho avuto, invece, nessuna risposta per quanto riguarda i tempi di progettazione e realizzazione.

Attualmente ciò che è certo è che la progettazione sarà interna alla Regione, portata avanti da tecnici regionali degli uffici che seguono l’edilizia ospedaliera, dai tecnici messi a disposizione dell’azienda Marche Nord tramite una convenzione oltre alla possibilità di avvalersi anche di professionisti esterni.

In aula è stato chiarito che a circa un anno e mezzo dall’insediamento della nuova Giunta, la progettazione vera e propria deve ancora partire e non ci è stato fornito nessun cronoprogramma con le tappe e i tempi della stessa. La Regione ha dimostrato di procedere troppo lentamente. Ci è voluto un anno intero solo per annullare il progetto precedente e altri 6 mesi per scegliere dove farlo, avendo proposto inizialmente di spostarlo a Case Bruciate per poi tornare su Muraglia. Temo che, stando così le cose, difficilmente vedremo l’avvio dei lavori in questa legislatura. La cosa mi lascia amareggiato, perché se si fosse mantenuto il vecchio progetto a quest’ora sarebbe partito il cantiere, invece la Giunta ha voluto ricominciare da capo e stravolgere l’idea complessiva dietro al nuovo ospedale.

Infatti, quella che sarà realizzata è una struttura che, per quanto nuova, sarà ben diversa dall’idea di Ospedale d’eccellenza a cui avevamo lavorato per anni.

La Regione ha ridimensionato molto il progetto e l’ospedale avrà circa la metà dei posti letto previsti e costerà meno. Questo vuol dire meno possibilità di accogliere reparti e specializzazioni cliniche di alto livello e meno soldi che saranno investiti sul territorio, circa 90 milioni di euro in meno.

Inoltre la Regione prevede il mantenimento di due presidi identici, di primo livello, a Pesaro e a Fano, creando di fatto due ospedali uguali a 12 km di distanza, che dovranno dividersi il personale e le specializzazioni, cosa che nel tempo comporterà la chiusura di alcuni reperti in ognuna delle due città. Una scelta che inevitabilmente inciderà negativamente anche sulle strutture dell’entroterra come Urbino e Pergola.

Due ospedali simili e vicini renderanno difficile l’organizzazione del personale, non costituiranno quel polo di eccellenza che avevamo pensato per contrastare la mobilità passiva di chi si rivolge in Emilia Romagna e difficilmente saranno attrattivi per i nuovi medici, come poteva invece essere una grande struttura di eccellenza.

Quando l’ospedale sarà realizzato, infatti, si aprirà il tema di come farlo funzionare, visto che già oggi i presidi di Pesaro, Fano e le altre strutture del territorio lamentano una crisi di personale, che non riesce a risolversi perché i bandi di assunzione vanno deserti, essendo disponibili posti in ospedali molto più specializzati e attrezzati in giro per l’Italia.

Il progetto originale, al contrario, puntava non a fare semplicemente un nuovo ospedale a Pesaro, bensì a dotare la sanità provinciale di servizi di eccellenza e all’avanguardia, razionalizzare risorse e personale, attrarre nuovi medici e contrastare la mobilità passiva.

Visto che il progetto è stato così ridimensionato spero che si riesca a pensare ad una struttura modulare, con possibilità di ulteriori espansioni in futuro.

Per questo è importante procedere spediti con la progettazione e la realizzazione per non perdere ulteriori occasioni future, soprattutto se, come ha dichiarato la Regione, i soldi ci sono. Mi auguro che si acceleri il più possibile e che presto la Regione ci fornisca dei tempi certi, i cittadini aspettano da anni.


   

da Andrea Biancani
Consigliere Regionale 





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-04-2022 alle 18:55 sul giornale del 27 aprile 2022 - 1640 letture

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