Pronto soccorso, Giampiero Bellucci in risposta a Saltamartini

Giampiero Bellucci 2' di lettura 06/04/2022 - Durante la seduta del Consiglio regionale del 5 aprile, l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ci ha fornito una ulteriore riconferma sulla mancanza di una strategia, utile a fronteggiare la crisi organizzativa del Pronto soccorso di Marche Nord.

La situazione – secondo l’assessore - è sotto controllo nonostante il dimezzamento dell’organico medico. A questa carenza di personale, la Direzione continua a far fronte con personale attinto da altri reparti, a rotazione. A noi la situazione non appare così sotto controllo, visto che Marche Nord ha bandito un concorso per assumere 39 medici.

Siamo stati tirati in ballo, come al solito, richiamando presunte responsabilità amministrative passate del PD. Si tratta del solito ritornello: ci chiediamo per quanto tempo dovremo ascoltare ancora la girandola di numeri (spesso a vuoto) su organici, dimissioni, concorsi, mancate conferme di vincitori di concorso, ecc.

L’eredità del PD sulla sanità vorremmo fosse ben chiara:

-in primis, il Pronto soccorso di Pesaro, nel 2019, era un reparto dimensionato e sotto controllo. Il San Salvatore fronteggiava la pandemia da Covid, dedicandosi all’emergenza insieme ad altri ospedali della regione (Ancona e Civitanova in particolare);

-le guardie mediche erano operative, nonostante la carenza di personale medico fosse già evidente, per la pandemia e non solo. Quindi venivano considerate prioritarie, un tassello fondamentale della sanità territoriale e l’anello di completamento del lavoro dei medici di famiglia;

-a livello politico era ben chiara una strategia regionale, che prevedeva la revisione della rete ospedaliera, in cui combinare eccellenze e servizi distribuiti sul territorio;

-era stata individuata una rete di postazioni per l’elisoccorso, fondamentali per i territori sprovvisti di servizi di emergenza, e compatibili con le nuove strutture ospedaliere (in particolare con il nuovo Ospedale di Marche Nord, di secondo livello).

Ora la Regione è amministrata da coloro che non condividevano queste scelte, il consenso è stato raccolto promettendo servizi sotto ogni campanile, dimostrandosi palesemente ignari circa la difficoltà cronica nel reperire personale sanitario, oppure in merito alla compatibilità dei budget, ecc.

Rimandare le colpe al PD, che ha “pagato” un prezzo elettorale altissimo per le strategie realistiche che erano alla base del Piano sanitario regionale, dimostra che questa Giunta regionale non è all’altezza dell’impegno amministrativo. Da parte nostra, continueremo ad incalzarvi sui temi, sulle carenze, sulla necessità di adottare strategie di sistema, dimostrando che non siete – finora – stati in grado di realizzare le promesse elettorali.


   

da Giampiero Bellucci
Segretario PD 





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-04-2022 alle 18:08 sul giornale del 07 aprile 2022 - 1656 letture

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