Rapina, sequestro di minore e minacce: arrestati due sudamericani

4' di lettura 03/01/2022 - Polizia di Stato e Carabinieri grazie ad un’operazione congiunta hanno arrestato due giovani che secondo le prime ricostruzioni sarebbero responsabili di rapina aggravata, sequestro di persona, minacce gravi, porto di arma e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Si tratta di un’attività delle Forze dell’Ordine finalizzata al controllo, prevenzione e repressione delle fenomenologie delittuose legate alla criminalità giovanile, che spesso si accompagnano al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

E’ proprio in tale contesto che si inseriscono alcuni fatti-reato avvenuti in questa provincia a cavallo degli ultimi giorni del 2021.

I FATTI

Uno di questi ha interessato un giovane residente a Pesaro che nella serata del 29.12.2021, al suo arrivo presso una nota paninoteca è stato aggredito, malmenato e minacciato con un coltello da due giovani stranieri, verosimilmente di origini sudamericane, che nello stesso contesto hanno asportato alla vittima il borsello contenente un telefono cellulare e 100 euro. Il ragazzo, dopo essere stato sottoposto alle cure dei sanitari del locale Pronto Soccorso ha sporto formale denuncia di reato nei confronti dei due stranieri, senza però comprendere la motivazione di quanto avvenuto.

Immediatamente dopo tale primo fatto, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Pesaro Urbino hanno avviato una serrata e minuziosa attività d’indagine sentendo dapprima i testimoni dei fatti e contemporaneamente visionando le immagini registrate dagli impianti di sorveglianza. Grazie a tali accertamenti è stata individuata con estrema rapidità la fisionomia dei due soggetti, nonché tipo e colore dell’autovettura a loro in uso e con la quale si erano allontanati dopo aver commesso quella che appariva essere una rapina ai danni di un giovane minore.

Altro fatto altrettanto grave è avvenuto la sera successiva e posto all’attenzione dei Carabinieri della Stazione di Montecchio di Vallefoglia. Gli stessi due soggetti a bordo della medesima autovettura hanno raggiunto Montelabbate e, dopo aver incrociato alcuni minori li hanno rapinati dei loro telefoni cellulari, minacciandoli con una pistola, con la quale hanno sparato anche alcuni colpi. Dopodiché hanno caricato in auto uno di questi minacciandolo di morte, colpendolo alla testa con il calcio della pistola, iniziando a girovagare in quella località. Riusciti a raggiungere l’abitazione hanno proseguito nei loro intenti minacciando e colpendo il vero obiettivo di quella che a quel punto appariva essere una vera e propria “spedizione punitiva”, ovvero il fratello appena maggiorenne. Le minacce con pistole e coltelli sarebbero state rivolte anche al padre dei due ragazzi sceso in strada attirato dalle grida dei figli.

A seguito di tale fatto, anche i Carabinieri della Stazione di Montecchio di Vallefoglia, hanno iniziato subito un’analoga attività d’indagine.

LE INDAGINI

Entrambi i fatti non sono sfuggiti agli investigatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri i quali, analizzati tutti dettagli e le sfumature della vicenda, hanno riscontrato apprezzabili analogie tra i due episodi: grazie a tale preziosa collaborazione sono scattate le indagini che hanno permesso di raccogliere in seguito fondamentali elementi per i collegamenti tra entrambi i fatti.

Tale nuova prospettiva ha dato modo agli investigatori di comprendere i contorni di un nuovo scenario, riconducibile ad un acquisto di una partita di droga dai due soggetti sudamericani da parte di un ristretto gruppo di giovani e giovanissimi che, in mancanza del denaro da pagare quale corrispettivo, ideava un furto della sostanza al momento dello scambio che si sarebbe realizzato il giorno precedente alla prima rapina.

La tenacia e l’ostinazione del personale della Polizia di Stato e dei Carabinieri nelle ricerche ha dato i suoi frutti nel pomeriggio del 31, ultimo giorno dell’anno, quando ha permesso di dare un volto ai due giovani presunti responsabili, già pregiudicati per reati relativi agli stupefacenti, provenienti proprio da Milano e stabilitisi a Fano da poco tempo. Risalire ai responsabili in breve tempo e rintracciarli risultava di fondamentale importanza, visto l’alto pericolo che altri e ben più gravi fatti potessero verificarsi nella serata di Capodanno.

Rintracciati i responsabili, pertanto, le successive perquisizioni hanno consentito di recuperare due pistole, di cui una semiautomatica e una a tamburo, effettivamente scacciacani ma riproduzioni fedelmente identiche alle vere, il relativo munizionamento, numerosi coltelli a punta, alcuni dei quali probabilmente utilizzati nelle “spedizioni punitive”, nonché circa 400 grammi di hascisc, in parte già suddivisa in dosi, in parte ancora in “panette”. E’ stata inoltre rinvenuta e sequestrata anche la somma di 5.000 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività di spaccio nonché una contabilità verosimilmente riconducibile proprio allo spaccio, dalla quale emergerebbe l’importanza e il volume della stessa.

I due giovani gravemente indiziati dei delitti di rapina aggravata, sequestro di persona, minacce gravi, porto di arma e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, su disposizione del magistrato di turno della locale Procura della Repubblica, venivano ristretti presso la locale casa Circondariale.

Al termine dell’udienza di convalida svoltasi nella mattinata, il G.I.P. presso il Tribunale di Pesaro ha applicato nei confronti dei due giovani la misura della custodia cautelare in carcere.






Questo è un articolo pubblicato il 03-01-2022 alle 17:04 sul giornale del 04 gennaio 2022 - 11590 letture

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