Sede della Provincia, un pregevole edificio da salvare

L’edificio è stato progettato dall’architetto Filiberto Sbardella (professionista ed artista di chiara fama nell’ambiente romano) e dall’ingegnere pesarese Leopardo Cioppi, riveste un ruolo importante tra le architettura degli anni sessanta nella città di Pesaro.
Di certo risultano peculiari le sue caratteristiche tipologiche e formali facendolo risaltare nel panorama degli edifici pubblici urbani. Un confronto che salta agli occhi è quello con il palazzo coevo della RAI di viale Mazzini a Roma, opera dell’architetto Francesco Berarducci. Si può notare la stessa cura per il basamento (staccato con elementi di appoggio in acciaio dalla struttura superiore), la soluzione di facciata in vetro continuo e il ricorso alle finestre a nastro .
Notevole lo studio planimetrico con la caratteristica forma ad ics. Interessante anche l’uso dei materiali come nel caso dei mattoni a vista che rivestono la base cilindrica che sembra rimandare ai torrioni della vicina Rocca Costanza. All’interno la sistemazione della sala del consiglio Provinciale, su progetto dell’architetto pesarese Celio Francioni, contribuisce a rendere pregevole l’edificio nella sua interezza.
La nostra opinione è che un’architettura di qualità merita ogni tentativo di conservazione anche attraverso un innovativo e magistrale intervento di messa in sicurezza per salvare uno dei migliori esempi della storia architettonica della nostra città

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-11-2020 alle 08:36 sul giornale del 28 novembre 2020 - 1170 letture
In questo articolo si parla di lavori pubblici, attualità, redazione, pesaro, comunicato stampa, Ordine degli Archietti pesaro