Tragedia Santa Veneranda, il commento del Movimento 5 Stelle: "Siamo in una società fragile''

Carabinieri 3' di lettura 12/08/2019 - È preoccupante, in questa società moderna in cui tutto sembra fluido, e, a sbirciare in certi programmi della TV, i sentimenti sarebbero cosi leggeri, vacui e inaffidabili,e dover constatare invece, con una tempistica allarmante, quanto possa essere fragile, in taluni soggetti, la psicologia maschile di fronte al rifiuto, inaccettato, della propria compagna, per cui l'unica soluzione che prende forma è quella della soppressione della persona che, respingendolo, lo fa sentire inadeguato, con un atavico desiderio di estremo ricorso alla forza bruta, unico mezzo che gli rimane per contrastare quel "no" che non sopporta, venendo da colei sulla quale aveva riversato il suo unico progetto di vita. Si ripete, in questi casi, l'assenza di amici con i quali condividere interessi, ma piuttosto la presenza di un interesse unico: tenere asservita una compagna come fosse una proprietà personale, facendole capire a suon di botte chi è che comanda, e a chi deve ubbidire.

Talvolta, come nell'ultimo triste caso di S.ta Veneranda, alla decisione di cedere ad un atto istintivo primordiale subentra l'angoscia per un futuro che proprio l'assenza della sua vittima lo rende incapace di accettare, con conseguente rifiuto anche della propria vita. E così, per colpa dell'ennesimo uomo che ha deciso di risolvere con la violenza più feroce il suo infelice rapporto di coppia, un'altra madre, ma anche un altro padre, non potranno accompagnare i figli nella loro crescita.

Mentre compiangiamo l'ennesima vittima, dallo sguardo dolcissimo, come quello di tante altre compagne di uomini diventati i loro assassini pur di rinnegare loro la libertà dalla loro prigionia, non possiamo non chiederci cosa fare, con quale mezzo ostacolare questo stillicidio di femminicidi che sembra non debba avere mai fine, e la soluzione ci sembra duplice: mentre nelle menti dei giovani si può intervenire nelle scuole educandoli non solo al sesso ma ancor di più ai sentimenti ed al rispetto delle scelte altrui per ciò che riguarda la sfera personale, cosa del resto già in atto, nelle menti degli adulti è quasi impossibile perchè sono già incanalati negli schemi mentali che hanno elaborato durante la loro crescita.

Pertanto, tenendo conto che tutta questa violenza che esplode all'improvviso, è il risultato di un accumulo di vissuto negativo, che il più delle volte viene tenuto soffocato nell'animo dell'uomo, una soluzione potrebbe consistere in una terapia psicologica, in cui l'individuo potrebbe raccontarsi sfogando verbalmente le sue ossessioni, fino ad arrivare in un contesto di delusione si, ma non-violenta. Indispensabile una prima denuncia della compagna, affinchè all'uomo venga imposta dalle istituzioni, insieme all'eventuale pena, anche quella terapia psicologica che potrebbe aiutarlo a scaricare le tensioni e convogliare la rabbia in un canale mentale di accettazione verso quanto gli sta accadendo. E' una semplice proposta, migliorabile e modificabile, si accettano critiche, ma facciamo qualcosa per arginare questa mattanza. Lisetta Sperindei - M5S






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-08-2019 alle 17:05 sul giornale del 13 agosto 2019 - 7883 letture

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