5G, Big data, Internet delle cose: le imprese delle Marche sulle autostrade digitali

3' di lettura 07/04/2019 - Big data, 5G, internet delle cose e Impresa 4.0. Per le imprese artigiane e per le piccole e medie imprese marchigiane, il futuro passa da qui. Un futuro a cui guardano con grande interesse le 18.021 imprese manifatturiere della regione.

In particolare quelle attive nella meccanica avanzata, nel mobile e nel sistema moda. Un incontro al Liceo scientifico Marconi di Pesaro è servito a fare il punto sull’evoluzione della comunicazione e della tecnologia digitale.

Le tecnologie smart per le imprese evolute sono state infatti al centro dell’iniziativa con gli studenti, le figure professionali del futuro organizzata della CNA. Dopo i saluti del preside del Liceo Scientifico Marconi, Riccardo Rossini sono intervenuti Domenico Ursino, docente di ingegneria informatica all’Università Politecnica delle Marche e Gianluca Di Buò presidente dell’Unione produzione Cna Marche. Ha concluso i lavori Alberto Barilari, presidente CNA di Pesaro e Urbino.

“Realtà aumentata, connessioni 5G, internet delle cose, digitalizzazione e big data” ha affermato Gianluca Di Buò presidente Unione Produzione Cna Marche “sono altrettante opportunità per le imprese innovative e per quelle che guardano a Impresa 4.0. La Cna ritiene che queste tematiche vadano affrontate in sinergia con le università, la Regione Marche e le istituzioni, per consentire alle piccole imprese di migliorare la competitività utilizzando i big data per la profilazione dei clienti, le previsioni di mercato, il monitoraggio dei processi, la possibilità di scoprire problemi della catena produttiva, le verifiche di efficienza e efficacia.” Secondo i dati di un’indagine della Cna lo scorso anno è aumentato il numero delle imprese che utilizzano i big data ed oggi sono oltre il 16 per cento mentre il 60 per cento delle aziende adotta tecnologie per la sicurezza informatica.

“I big data” ha spiegato Domenico Ursino, docente di ingegneria informatica all’Università Politecnica delle Marche “originano database enormi e ricchissimi di informazioni, che necessitano di competenze per poter essere estratte e di strategie per poter essere valorizzate. Si hanno importanti applicazioni in tutti i settori manifatturieri. Inoltre i big data possono essere utilizzati per definire le abitudini di acquisto dei clienti nei supermercati, definire i profili delle persone che onoreranno un mutuo nelle banche, programmare interventi di cybersecurity, studio di malattie genetiche e neurologiche, definizione dei posti letto da aprire o chiudere negli ospedali, analisi dell’evoluzione dei brand e dei fenomeni politici e sociali”.

L’83 per cento delle imprese artigiane, secondo quanto ha affermato Alberto Barilari, presidente CNA , è consapevole delle opportunità offerte da Impresa 4.0 e il 50 per cento ha già effettuato investimenti in questa direzione, soprattutto nella robotica collaborativa (32 per cento) e nei sistemi per l’integrazione (20 per cento). “Ancora maggiore” ha precisato Barilari “è la quota di microimprese interessate a acquisire nuove tecnologie 4.0: il 78 per cento del totale, con l’apertura a frontiere finora poco esplorate in azienda come il cloud, la cybersecurity, il big data analytic. E un’azienda artigiana su quattro progetta o sviluppa tecnologie innovative. Noi vogliamo creare nei territori dei Digital Hinnovation Hub tra impresa, ricerca e finanza dove le imprese possano trovare supporto per la trasformazione digitale dell’azienda, dalle tecnologie ai modelli organizzativi, per evitare che le piccole imprese siano espulse dal sistema”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-04-2019 alle 05:55 sul giornale del 08 aprile 2019 - 2703 letture

In questo articolo si parla di attualità, cna pesaro e urbino

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