Piano difesa costa, incontro a Pesaro con operatori balneari, tecnici, università e associazioni

mare pesaro|spiaggia pesaro| 3' di lettura 31/10/2018 - Tutelare la costa, conciliando l'equilibrio ambientale con le esigenze di chi sul mare lavora. E' questo l'obiettivo del ciclo di incontri promosso dalla Regione Marche per illustrare sul territorio il piano di gestione integrata delle zone costiere e raccogliere le richieste degli operatori pubblici e privati.

Martedì scorso seconda tappa a Pesaro, nella sala del consiglio comunale, dove il presidente della Terza commissione ambiente Andrea Biancani e i tecnici dell'assessorato alla difesa del suolo e della costa hanno spiegato i contenuti del documento. Approvato a fine settembre dalla Giunta regionale, il Piano propone 37 interventi strutturali, 28 chilometri di nuove scogliere e 6 milioni di metri cubi di ripascimenti.

«Un piano non ancora prescrittivo – ha specificato aprendo i lavori Biancani – perché il suo iter sarà molto articolato e il più possibile condiviso. Abbiamo voluto fortemente una fase di ascolto prima dell'adozione definitiva per confrontarci con gli operatori balneari, i comuni, le associazioni e le università. Eventuali osservazioni, da trasmettere entro l'11 gennaio, potranno riguardare sia le norme tecniche, sia l'individuazione di ulteriori tratti che necessitano di interventi strutturali».

Una volta concluso il programma di incontri, il piano aggiornato da eventuali correttivi tornerà in Giunta per la seconda adozione, dopodiché sarà esaminato dalla Terza commissione e approderà in Consiglio regionale per l'approvazione finale. Nella regione sono 130 i chilometri attualmente protetti da opere costiere, ovvero il 71% dei 176 chilometri totali, e nei prossimi 10 anni si valuta un fabbisogno di investimenti per 288 milioni di euro, da reperire con fondi regionali, nazionali, comunitari e privati. Suddiviso in 11 unità fisiografiche, il piano assegna alla zona tra Gabicce e Pesaro le unità 1, 2 e 3, ipotizzando interventi strutturali per 3,7 milioni di euro su una costa già protetta con barriere per una percentuale del 71%.

«Attualmente il Piano prevede investimenti – puntualizza Biancani – che si concentrano in tre punti, nella zona di Vallugola, a Casteldimezzo e a Baia Flaminia. Occorre specificare che questi progetti non sono oggi finanziati, ma rientrano tra i 37 interventi che la Regione ha pianificato una volta individuate le risorse. Nel frattempo, sia a Gabicce sia a Pesaro, ci concentreremo sulla manutenzione delle scogliere esistenti per aumentare la capacità di riduzione dell'energia del mare e di conseguenza la forza dell'erosione a riva. Questo significa che la Regione destinerà annualmente risorse per la manutenzione e nello stesso tempo si impegnerà ad individuare i fondi per i nuovi interventi strutturali, per i quali sono stati stimanti 288 milioni di euro per tutto il territorio regionale».

Tra gli aspetti innovativi del piano l'introduzione della “fascia di rispetto” per conservare e valorizzare il costruito, l'attenzione per le spiagge libere, in totale il 25% della costa regionale, e le agevolazioni per gli imprenditori balneari “virtuosi”.

«L'obiettivo – spiega Biancani - è quello di consentire agli operatori di continuare a fornire servizi di qualità, quindi di poter ristrutturare e riqualificare, prevedendo maggiori vincoli per le strutture nuove. La logica è quella di realizzare il maggior numero possibile di strutture amovibili, cioè strutture che non restano sulla spiaggia dodici mesi l'anno, ma solo per la durata della stagione. Per coloro che fanno questa scelta il Piano prevede come incentivo degli incrementi di superficie, perché sono opere non esposte a danni durante l'inverno. Lavoreremo insieme – conclude Biancani – per trovare un equilibrio tra la tutela ambientale e l'esigenza degli operatori turistici e balneari di proteggere gli stabilimenti».






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 31-10-2018 alle 12:21 sul giornale del 01 novembre 2018 - 1568 letture

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