Bando periferie e fondi bloccati, CNA aderisce alla protesta

Cna Pesaro Alberto Barilari e Moreno Bordoni 2' di lettura 31/08/2018 - L’associazione preoccupata per i risvolti economici. Bloccati progetti già avviati.

La CNA di Pesaro e Urbino esprime profonda preoccupazione per la sospensione dei fondi del Bando Periferie fino al 2020, due anni di ritardo per la partenza di progetti di riqualificazione di aree periferiche che hanno necessità prioritaria di investimenti. Il bando periferie prevedeva investimenti nelle periferie dei capoluoghi italiani e, come è noto anche a Pesaro. Milioni di euro che sarebbero serviti ad opere, come quella di riqualificazione dell’area della stazione e di via dell’Acquedotto, importantissime per la città. Un insieme di lavori che oltre alla riqualificazione delle aree avrebbe sicuramente portato lavori pubblici necessari anche al rilancio del settore edilizio, con la possibilità di lavoro per le imprese della nostra provincia. Con il decreto Milleproroghe in approvazione al senato, un emendamento ha fatto slittare l’avvio dei lavori del bando periferie al 2020, dirottando i fondi su altri interventi.

“La CNA ritiene che tale provvedimento di sospensione sia estremamente penalizzante – dice il presidente, Alberto Barilari - una perdita che colpisce soprattutto cittadini e imprese e più in generale un sistema dove l’economia locale ha bisogno di aiuto per rimanere sul territorio e renderlo vivibile. Al di là del colore politico, riteniamo necessario unirci a tutte le forze sociali e produttive della città per fare un appello accorato alla Camera dei Deputati perché non fermi la speranza, perché non abbandoni, ancora una volta, le periferie al loro destino. Per questo aderiamo con convinzione alla manifestazione di domani indetta dal sindaco Matteo Ricci.”

"Non vogliamo entrare nelle questioni giuridiche e politiche di questa vicenda
– commenta il segretario della CNA provinciale, Moreno Bordoni perché il punto non è questo. Il punto è che alcune zone della città sono ormai una pentola in ebollizione, hanno problemi complessi di convivenza e di decoro, sono spesso colpite dalla microcriminalità e da piccoli e grandi episodi di degrado. Finalmente si era intravisto un segnale concreto di interesse. Ora questo segnale viene congelato: cosa devono pensare i cittadini che abitano in questi luoghi? Dare speranza e poi, al momento di partire, congelarla per altri due anni. Non si sono sospesi solo i fondi – conclude Bordoni – qui si sta sospendendo anche la speranza. Per tale ragione rivolgiamo un appello accorato a tutte le forze politiche, perché lavorino insieme allo sblocco di questa situazione che penalizza tutti".






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 31-08-2018 alle 10:05 sul giornale del 01 settembre 2018 - 717 letture

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