Spaccio di medicinali in carcere tra medico e detenuto

istituti penitenziari 3' di lettura 31/07/2018 - Ancora una brillante operazione di Polizia Giudiziaria nella Casa Circondariale di Pesaro dove il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio hanno rinvenuto e stroncato all’interno dell’Istituto uno spaccio di medicinali in carcere.

La notizia la fornisce il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, per voce del Segretario Regionale delle Marche Nicandro Silvestri: “Nella mattinata di domenica i Poliziotti Penitenziari della Casa Circondariale di Pesaro hanno scoperto uno spaccio di medicinali psicotropi all’interno dell’infermeria del penitenziario. Un Assistente Capo del Corpo accertava la consegna di un centinaio di pasticche psicotrope tra un medico in servizio nella struttura ed un detenuto: immediatamente collega avvisava il Sovrintendente Capo di servizio che con un altro collega bloccava e perquisiva il recluso. La rilevanza di questa operazione di Polizia Giudiziaria consta di più fattori: si è stroncato un canale d’ingresso dedito al traffico di sostanze psicotrope e si è individuato e denunciato all’Autorità Giudiziaria i presunti colpevoli. Si è inoltre impedito lo spaccio su larga scala all’interno del Penitenziario cittadino di un ingente quantitativo di medicinali, che di regola andrebbero somministrati ai pazienti dietro prescrizione del medico specialista, e infine, ma non meno importante, quest’attività di Polizia Giudiziaria fornirà una chiave di lettura di altri episodi accaduti nei mesi precedenti aprendo nuovi filoni d'indagine evitando di fatto nuovi traffici”.

Donato Capece, segretario generale del Sappe, rivolge apprezzamento ai poliziotti penitenziari di Pesaro e denuncia: “Il dato oggettivo è che anche questa episodi accaduti ci confermano che la tensione che caratterizza le carceri, al di là di ogni buona intenzione, è costante. Le carceri sono più sicure assumendo gli Agenti di Polizia Penitenziaria che mancano, finanziando gli interventi per potenziare i livelli di sicurezza delle carceri. Altro che la vigilanza dinamica, che vorrebbe meno ore i detenuti in cella senza però fare alcunchè. La situazione nelle carceri resta allarmante e non ci si ostini, dunque, a vedere le carceri con l’occhio deformato dalle preconcette impostazioni ideologiche, che vogliono rappresentare una situazione di normalità che non c’è affatto”, aggiunge.

“La situazione si è notevolmente aggravata rispetto agli anni precedenti, denuncia Capece. “I numeri riferiti agli eventi critici avvenuti tra le sbarre nel primo semestre del 2018 sono inquietanti: 5.157 atti di autolesionismo, 585 tentati suicidi, 3.545 colluttazioni, 571 ferimenti, 5 tentati omicidi. I decessi per cause naturali sono stati 46 ed i suicidi 24. Le evasioni sono state 2 da istituto, 27 da permessi premio, 7 da lavoro all’esterno, 7 da semilibertà, 17 da licenze concesse a internati. E la cosa grave è che questi numeri si sono concretizzati proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria”. Per il SAPPE “lasciare le celle aperte più di 8 ore al giorno senza far fare nulla ai detenuti – lavorare, studiare, essere impegnati in una qualsiasi attività – è controproducente perché lascia i detenuti nell’apatia: non riconoscerlo vuol dire essere demagoghi ed ipocriti”.

E la proposta è proprio quella di “sospendere la vigilanza dinamica: sono infatti state smantellate le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, con detenuti di 25 anni che incomprensibilmente continuano a stare ristretti in carceri minorili”. Roma, 31 luglio 2018


da Sappe
Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 31-07-2018 alle 19:39 sul giornale del 01 agosto 2018 - 3549 letture

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