Imprese e privacy dal 25 maggio le nuove norme europee, obbligatorio adeguarsi

Telecamera di videosorveglianza 2' di lettura 15/03/2018 - Le imprese e dati personali di clienti, dipendenti e fornitori: un tema che sta tornando di attualità. Con l’avvento del Regolamento europeo sulla protezione dei dati (679/2016) denominato GDPR – General Data Protection Regulation, imprese e liberi professionisti dovranno rimettere mano al tema della privacy con uno sguardo rivolto non solo al quadro giuridico nazionale ma in un’ottica comunitaria. E c’è anche poco tempo per adeguarsi: il prossimo 25 maggio.

Il Regolamento europeo (UE) 679/2016 sulla privacy, infatti, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, è entrato in vigore ufficialmente il 24 maggio 2016, ma sarà applicato solo a decorrere dal 25 maggio prossimo. Secondo le nuove norme europee è vincolante ed applicabile a tutte le aziende degli stati membri dell’Unione europea. Per questo tutte le aziende che trattano i dati personali delle persone fisiche (dipendenti, collaboratori e/o clienti/fornitori), entro il prossimo 25 maggio 2018, dovranno attuare una serie di adempimenti, la cui mancata adozione comporta rilevanti sanzioni amministrative che possono arrivare fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato globale. Ogni stato membro può incaricare, una o più autorità (nel caso dell’Italia Unità speciali della Guardia di Finanza; Agenzie delle Entrate, Ispettorato del Lavoro) per attuare controlli e verificare direttamente presso la sede dell’azienda, l’applicazione del regolamento sopra citato.

L’adozione delle misure di sicurezza previste nel Regolamento UE, pertanto, diventa l’unico sistema per evitare di incorrere nel rischio di pesanti sanzioni. Un’attenzione particolare meritano le imprese che utilizzano sistemi di controllo a distanza quali: Impianti audiovisivi (telecamere); Impianti e apparecchiature di localizzazione satellitare (gps, geolocalizzazione smartphone); tecnologie informatiche (monitoraggio della posta elettronica e/o della navigazione del dipendente) In questi casi, per espressa previsione dell’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori, occorre un’espressa autorizzazione da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro.

La CNA, ha attivato uno specifico Servizio privacy (coordinato dall’avvocato Federica Iacomucci), al quale le aziende possono rivolgersi per richiedere informazioni e per adeguarsi alla nuova normativa sulla privacy. Recapiti telefonici 0721 426117 cell 3357559413






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-03-2018 alle 10:38 sul giornale del 16 marzo 2018 - 2131 letture

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