Vivere in una casa mobile di 9 metri quadri, la sfida del pesarese Leonardo Di Chiara

Tinyhouse University Headquarters Leonardo Di Chiara 3' di lettura 09/08/2017 - Vivere in uno spazio di soli 9 metri quadrati ma completi di tutto. E’ la sfida di Leonardo Di Chiara architetto e ingegnere pesarese presentata questa mattina in piazzale Collenuccio.

Di Chiara ha creato infatti “aVOID” (tradotto letteralmente dalla lingua inglese “vuoto”) una tiny house (casa di piccole dimensioni) realizzata in legno, con il telaio ancorato ad un rimorchio in acciaio dotato di quattro ruote e costituito da una camera unica di colore grigio. Tante le persone e i curiosi che si sono fermati ad osservare e visitare la piccola casa ambulante. Il progetto ha anche il sostegno del Comune di Pesaro. Presenti all’incontro anche l’assessore Daniele Vimini e il consigliere regionale Andrea Biancani.

“aVOID – Tinyhouse University Headquarters” è un progetto d'architettura volto a sensibilizzare la società su soluzioni abitative non convenzionali – spiega Leonardo Di Chiara - esso consiste nella progettazione, realizzazione e sperimentazione di un casa mobile su ruote di 9 mq denominata aVOID, la quale tra ispirazione dalla tipologia americana “tiny house”. Tale oggetto architettonico, che funge da prototipo per un modello abitativo inedito nel panorama italiano, è realizzato in collaborazione con la “Tinyhouse University”, un'Associazione no-profit impegnata nella ricerca e nella sperimentazione di soluzioni innovative per il vivere contemporaneo".

Ma come funziona una casa così piccola? Azionando differenti dispositivi, quello spazio indeterminato, si trasforma e ricrea i vari ambienti privati di una casa. Gli elementi d’arredo e gli oggetti d’uso personale sono stati scelti con cura dall’architetto e sono per lo più la rappresentazione del grande design italiano. La cucina, il cuore di ogni nido domestico, aprendosi rileva il caldo colore del legno okumè, con il quale è stato realizzato tutto l’interno che contrasta con la modernissima cappa e il piano in acciaio che nasconde il lavello, realizzato a scomparsa. La micro-casa è illuminata da grandi vetrate che, oltre a permettere ai raggi solari di entrare nell’abitazione, infondendo una calda atmosfera, rendono possibile l’apertura totale dello spazio fruibile anche dall’esterno. Nella parete vuota, più ci si addentra, troviamo gli angoli più intimi di vita quotidiana : dall’angolo studio al divano posizionato sotto la grande vetrata che si trasforma in una confortevole camera da letto. Una scala porta al terrazzo che offre un angolo di libertà esterno esclusivo.

La Tiny House è conforme alle misure imposte dal codice della strada e quindi facilmente trasportabile con un mezzo adeguato e il suo primo viaggio sarà a Berlino, dove è attesa dallo staff del Tinyhouse University coordinato dal l'architetto Van Bo Le-Mentzel, il quale,tramite un processo di selezione, ha individuato i membri che partecipano alla creazione della mostra “Bauhaus Campus”, un villaggio sperimentale ospitato all'interno del parco museale del Bauhaus- Archiv / Museum of Design di Berlino fino a marzo 2018.








Questo è un articolo pubblicato il 09-08-2017 alle 15:03 sul giornale del 10 agosto 2017 - 7904 letture

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