Tiny house: il mio spazio vitale, costruita dall'architetto pesarese Leonardo Di Chiara

Tiny house: il mio spazio vitale. Costruita dall'architetto pesarese Leonardo Di Chiara 4' di lettura 22/06/2017 - Costruita quasi interamente con le sole forze del giovane Architetto pesarese Leonardo Di Chiara, è nella Regione Marche che ha preso corpo “aVOID”, la prima “tiny house” made in Italy.

Una casa costruita su misura: essenziale, trasportabile ed economica come soluzione alle emergenze abitative delle grandi metropoli.

Tiny house letteralmente tradotto “piccola casa” non esiste solo nei sogni o nelle favole ma è una reale possibilità.
Già molto diffusa in America, l’idea sta raccogliendo sempre più sostenitori in tutta Europa: offrire una vita migliore, sia a livello personale e di relazioni che a livello ambientale, con la costruzione di case ecosostenibili.

L’ esperienza di vita in una casa dagli spazi ridotti al minimo indispensabile, essenziale per soddisfare le esigenze abitative e realizzata senza l'intervento di manodopera specializzata, ha entusiasmato Di Chiara che da agosto vivrà all’interno di aVOID la tiny house da lui stesso progettata e costruita. Farà parte del Bauhaus Campus, un villaggio sperimentale realizzato in collaborazione e all’interno degli spazi del Museo di Design tra i più riconosciuti al mondo, il Bauhaus-Archiv di Berlino. La piccola casa aVOID rappresenterà lo strumento con cui il Di Chiara promuoverà e darà seguito alla sua ricerca con l’obiettivo di creare e di sperimentare un modello di quartiere urbano “migratorio” , che possa sfruttare e allo stesso tempo catalizzare un processo di rigenerazione urbana in quelle aree inutilizzate presenti nelle grandi metropoli come Berlino.

Determinante l’incontro con l’Architetto Van Bo Le-Mentzel, avvenuto a Berlino qualche mese fa. Van Bo dopo aver raggiunto la notorietà con il progetto “one sqm house” (casa da 1 metro quadro), sta fondando attorno a sè il movimento Tinyhouse University che ha già coinvolto molti professionisti attorno al tema dell’abitare per avviare una ricerca sull’architettura sociale che possa sostenere l’uomo nelle molteplici difficoltà emergenti. Saranno 20 le tiny house coinvolte in una modalità abitativa di quartiere sociale ed ognuna sarà portatrice di valori ed ideali caratteristici di chi l’ha progettata.

La tiny house di Di Chiara vuole essere un estratto di “bellezza” e per questo l’architetto ha coinvolto le più prestigiose firme italiane del design. Ma senza dimenticare la sua terra d’origine, recentemente martoriata dal sisma: Leonardo Di Chiara ha iniziato proprio dalle aziende marchigiane, che troviamo molto presenti all’interno della casa mobile, ricercando anche il sostegno delle Istituzioni per una riflessione sul problema abitativo delle popolazioni terremotate e lanciando l’invito a diffondere la buona pratica di autosufficienza guidata nella ricostruzione come deterrente alla crisi che un terremoto porta con sé nel tempo. Il progetto aVOID.

Imparare a sfruttare al meglio lo spazio a disposizione sembra essere una delle sfide cui si prefigge il Di Chiara, che all’interno di 9 mq ha realizzato un arredo che lui stesso definisce corrispondente al suo “spazio vitale”.

Un mobile progettato con una struttura la cui scelta di ogni singolo movimento si è fondata sulle reali necessità abitative e dei gusti del giovane architetto (vedi l’ video- animazione: https://www.youtube.com/watch?v=g5zPOlHGo_k). Gli spazi fondamentali come il bagno, la zona cucina, la zona soggiorno e la camera da letto sono stati pensati e studiati nei minimi dettagli, per sfruttare al meglio le misure previste e per ottenere un ambiente comodo e funzionale, dove è possibile svolgere tutte le attività che si fanno in una casa. Insomma niente è stato lasciato al caso, le necessità, l'eleganza, il comfort, la luminosità e il gusto personale che hanno reso unica nel vero senso della parola l’italianissima aVOID.

La casa aVOID, il cui progetto si avvale del sostegno importanti Istituzioni quali il Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna, il Goethe-Institut Italia e l'Istituto Nazionale di Architettura Sezione Marche, sarà completata e presentata in anteprima a Pesaro a fine luglio per dare inizio il proprio viaggio verso Berlino.

Nella foto: La casa aVOID accessoriata da iGuzzini, DMM, Makte, Bosch, Häfele, Schüco, Giommi, Omar Rimorchi, Al-Ko, Vitrifrigo, Faber, Bticino, Gessi, Subissati, Legnotech, Noctis, ICA Group, F.G. Arredamenti e G.R. di Enrico Ramaioli.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-06-2017 alle 09:29 sul giornale del 23 giugno 2017 - 1913 letture

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