VivereVerde: la Schefflera, per le persone che non hanno il pollice verde

Schefflera 4' di lettura 09/02/2017 - Nuovo appuntamento con la rubrica VivereVerde di Massimiliano Cerri.

Schefflera arboricola

Il genere Schefflera al quale questa pianta appartiene è molto ricco di esemplari sempreverdi arbustivi, originarie delle zone tropicali e temperate del centro-sud America, delle isole del Pacifico, dell'Asia sudorientale.
Nel loro habitat naturale diventano dei veri e propri alberi mentre coltivate nei nostri climi, diventano degli arbusti dalle foglie grandi e molto decorative. Caratterizzata da crescita verticale, ramificata con foglie palmate, formate da 7/15 foglie ovali, portate da dei lunghi piccioli. La sua particolarità è che è formata da un unico fusto dal quale si dipartono i piccioli che sorreggono le foglie. Di questa specie esistono numerose varietà con fogliame variegato. Solitamente gli esemplari che vivono in ambienti interni non presentano fioritura, se avete la fortuna di vederle, le infiorescenze delle diverse specie sono riunite in infiorescenze a pannocchia con i petali di colore dal verde-giallo al rosso-verde.
Questa pianta è indicata per le persone che non hanno il pollice verde o che sono alla prima esperienza di far crescere una pianta, soprattutto perché è così semplice da coltivare; inoltre la schefflera è molto utile per quanto riguarda la riduzione dell’inquinamento dentro casa (inquinamento indoor) poiché è un buon rilevatore di aria malsana, dato che in presenza di inquinanti da segni di sofferenza immediata.

Coltivazione

Terreno e Rinvaso

Come per la maggior parte delle piante da appartamento preferisce terreni soffici e ben drenanti che consentono un rapido allontanamento dell'acqua in eccesso. Possiamo utilizzare del terriccio universale con aggiunto della perlite (medioperlite) reperibile nei garden center e possiamo aggiungere al fondo del vaso 2-3 cm di argilla espansa che favorisce il drenaggio dell’acqua. Il periodo migliore per il rinvaso è normalmente alla ripresa vegetativa in primavera e dobbiamo farlo quando il vaso è diventato troppo piccolo perché contenga la pianta; ci accorgiamo quando escono le radici da sotto il vaso dai fori per l’acqua; si utilizza un vaso di 1-2 misure più grandi; non hanno bisogno di un vaso grosso.

Esposizione
Disporre la Schefflera in buona luce, ma fate molta attenzione a non esporlo ai raggi del sole estivo diretti, i quali rovinano le foglie, tollerano abbastanza bene anche luoghi in penombra. In estate può essere tenuta all'aperto, sempre in luogo riparato dal sole diretto. In genere quando si sposta una pianta dalla casa all’aperto, è sempre consigliabile farlo in maniera graduale e attendendo la primavera inoltrata. All’arrivo dell'autunno va ritirata in casa, in modo da ripararla dal freddo. Teme le basse temperature che non dovrebbero scendere sotto i 13°C; mentre sopporta senza grossi problemi temperature di 30/35°C.

Annaffiature
Annaffiare da marzo a ottobre abbastanza regolarmente, attendendo che il terreno asciughi tra un’annaffiatura e l’altra; durante i mesi freddi annaffiare saltuariamente, mantenendo il terreno prevalentemente asciutto. In linea generale, la quantità giusta da dare è direttamente proporzionale alla quantità di luce che riceve: se è posta in una zona molto luminosa, mi raccomando non al sole diretto, allora è opportuno annaffiarla, soprattutto dalla primavera e per tutta l'estate lasciando asciugare il terreno tra un’annaffiatura e un'altra. Se la pianta viceversa si trova a mezz'ombra, allora le irrigazioni vanno sensibilmente ridotte poiché sarà anche ridotta l'attività vegetativa della pianta. Facciamo molta attenzione ai ristagni idrici che non sono tollerati; il sottovaso serve solo per non sporcare il pavimento! Non lasciamo acqua che ristagna e che va a rovinare le radici. La pianta tollera la siccità, quindi è preferibile un’annaffiatura in meno che una in più.

Cure particolari
Andiamo a pulire la polvere e lo sporco che si accumula sulle foglie e vanno a ridurre la quantità di luce che arriva e di conseguenza nuocere la fotosintesi, il processo con cui le piante producono energia per la crescita. Puliamo le foglie con un panno morbido bagnato con acqua e un po’ di latte per rendere le foglie più brillanti. La Schefflera non si pota, vanno semplicemente eliminate le foglie con i relativi piccioli che via via disseccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.








Questo è un articolo pubblicato il 09-02-2017 alle 06:21 sul giornale del 10 febbraio 2017 - 1829 letture

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