VivereVerde: il Tagete contro i parassiti dell'orto

Tagete 4' di lettura 28/04/2016 - Il tagete ottima stagionale da bordura, recentemente si è scoperto che è anche utilissimo anche per l'orto....ecco come.

Tagete (Tagetes erecta)

Erbacea molto robusta con fioritura abbondante, il genere Tagetes, appartiene alla famiglia delle Asteracee, ed è originario del Messico. Sono piante allevate annualmente per cui al termine della fioritura, in autunno, la pianta viene lasciata seccare. La specie Tagetes erecta ha un portamento eretto, molto ramificato e può crescere da 30 cm, fino a un metro di altezza. Presenta foglie pennate, incise profondamente di colore verde molto intenso. I fiori hanno i petali di colore giallo limone, di diametro di 5 cm, anche se esistono numerosi ibridi di colore anche arancio e rosso e che possono raggiungere i 15 cm di diametro.
La caratteristica dei fiori è la presenza di ligule (petali molto sviluppati che si sviluppano verso l'esterno del capolino), quasi sfrangiate tanto sviluppate da rappresentare tutto il fiore dando un aspetto imponente a tutta la pianta. La fioritura si protrae dall'estate fino all'autunno (luglio - ottobre).
Facile da coltivare, il tagete può essere utilizzato nei giardini per creare aiuole, bordure, macchie di colore o in vaso per abbellire balconi e terrazzi; è coltivato anche come pianta d’appartamento e, inoltre, sono molto utilizzati anche come fiore reciso. Molto utile anche per l’orto poiché grazie al suo profumo non sempre gradevole, piantato vicino alle nostre coltivazioni, tengono lontano gli insetti parassiti e dannosi come ad esempio le cimici; inoltre le radici del tagete rilasciano nel terreno dei fitocidi tossici, cioè delle sostanze che in qualche modo ‘puliscono’ il suolo da vermicelli e parassiti nocivi (Nematodi).

Coltivazione

Terreno e Impianto

Il tagete non ha particolari esigenze, richiedono terreni asciutti, non troppo fertili ma ben drenati, temono i ristagni soprattutto in autunno. Se vogliamo seminarli, poiché i Tagetes sono velocissimi ad andare a fiore, si possono seminare direttamente in giardino (o nelle cassette sui terrazzi), da Aprile ai primi di maggio. Le plantule saranno poi diradate mantenendo una distanza di circa 20/30 cm (secondo l’altezza della varietà). In questo caso, i Tagetes fioriscono un po’ più tardi rispetto a quelli coltivati in serra, ma è probabile che siano piante più sane e più robuste. La fioritura di norma avviene entro otto settimane dalla semina e si prolunga fino alla persistenza delle gelate.
Invece, per trapiantarli nel vostro giardino, fate prima una buca profonda circa il doppio del vaso dove si trova la pianta. Sul fondo della buca mettete 10 cm buoni di terriccio universale, mettete la pianta e richiudete la buca sempre con il terriccio universale e annaffiate, per facilitare la coesione fra la zolla di radici e il suolo. La densità d'impianto è di 9-12 piante per metro quadrato, distanti tra loro dai 30 a 40 cm. Il tagete tollera benissimo il trapianto anche qualora dovesse già essere fiorito.

Esposizione
Per uno sviluppo equilibrato è consigliabile metterli preferibilmente in zone soleggiate, in pieno sole, o in ombra parziale, riparate dalle correnti e dal vento. Predilige il clima mite e non sopporta il freddo, quindi si consiglia di evitare di esporlo a una temperatura inferiore ai 10°C; tollera quelle elevate.

Irrigazione
Per tutto il periodo di vegetazione, esige irrigazioni moderate, che vanno ridotte in autunno. Consiglio di annaffiare queste piante solo quando il terreno è asciutto, poiché resiste anche a brevi periodi di siccità; ma ricordiamo di bagnare a fondo il terreno. Fate attenzione all'annaffiatura evitando di bagnare le foglie che sarebbero inevitabilmente attaccate dall'oidio o mal bianco.

Coltivazione in Vaso e Cure
Per quanto riguarda gli esemplari coltivati in vaso, ricordiamo che in genere richiedono maggiori annaffiature, rispetto agli stessi posti in piena terra. Inoltre spesso manifestano maggiore sensibilità alle temperature, molto elevate o molto basse, e alle malattie dell'apparato radicale. Per quanto riguarda la potatura, si segue l’eliminazione delle foglie danneggiate e dei fiori secchi che possono essere conservati per farne semi, infatti, basterà raccogliere i fiori secchi, farne dei mazzi da mettere a seccare a testa in giù, fino a quando, scuotendo le capsule, non cadranno i piccoli semi che potremo ripiantare l’anno successivo.








Questo è un articolo pubblicato il 28-04-2016 alle 04:55 sul giornale del 29 aprile 2016 - 1331 letture

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