VivereVerde: Aquilegia vulgaris, pianta rustica dal fiore stupendo

Aquilegia vulgaris 3' di lettura 14/04/2016 - Nuovo appuntamento con la rubrica VivereVerde di Massimiliano Cerri.

Aquilegia vulgaris

Il genere Aquilegia appartiene alla famiglia delle Ranuncolaceae e comprende piante erbacee sempreverdi che si ritrovano in tutte le zone temperate dell’emisfero settentrionale, L'Aquilegia vulgaris è una pianta originaria dell’Europa, con fiori penduli di colore blu o viola, larghi fino a 4 cm e con i classici speroni. Esistono numerose varietà che hanno il fiore di color blu-viola scuro sfumato di rosa e bianco oppure con fiori di colore rosa chiaro o solo bianco. In commercio è possibile trovare anche ibridi con lo sperone particolarmente lungo, di colore blu, giallo, bianco o rosso molto particolari. Le Aquilegia vulgaris possono raggiungere un’altezza di circa 20-25 cm; le foglie sono simili nella forma a quelle del capelvenere, a tre lobi, quasi incisi, ma nel confronto la lamina è più spessa e più forte. Il colore è grigio verde e in autunno una parte delle piante, ma non tutte, si colorano di un’intensa tonalità vinaccia. Fiorisce tra la fine della primavera e inizio estate. Sono piante rustiche che non richiedono particolari accorgimenti di coltivazione e si adattano abbastanza bene alle diverse situazioni pedoclimatiche; formano dei bei cespugli ricchi di foglie e di fiori variopinti e per questo spesso sono usate come bordure per dare un tocco di colore ai giardini.

Coltivazione

Terreno

Preferiscono terreni sciolti, soffici, ricchi di materia organica, molto ben drenati; utilizzare del terriccio universale o anche per piante fiorite, reperibile nei garden o nei vivai. Per fare delle bordure i periodi ideali d'impianto sono i mesi di ottobre e di marzo. Dobbiamo lavorare bene la terra andando a mescolare al terreno del nostro giardino del terriccio universale professionale in maniera tale da migliorare la tessitura e la presenza di sostanze nutritive nel terreno; fate prima una buca profonda circa il doppio del vaso dove si trova la pianta, mettete la pianta e richiudete la buca e annaffiate, per facilitare la coesione fra la zolla di radici e il suolo.

Esposizione
Queste piante si pongono a dimora in luogo semi-ombreggiato; riparandole dal sole nelle ore centrali della giornata. Le aquilegie sono pienamente resistenti al gelo così come alle alte temperature.

Annaffiatura
Le Aquilegia sono piante che non richiedono annaffiature particolarmente abbondanti ma vanno irrigate con molta moderazione, frequentemente ma somministrando piccole quantità d'acqua. Le irrigazioni devono essere regolari, ma mai abbondanti, evitando per quanto possibile i ristagni d’acqua che causerebbero marciumi radicali. Sopportano senza grossi problemi brevi periodi di siccità e richiede interventi sporadici nel corso della stagione invernale.

Coltivazione in Vaso
Le piante coltivate in vaso vanno rinvasate quando le radici della pianta si sono sviluppate fino a riempire il vaso e speso fuoriescono dai fori posti sul fondo del contenitore. Ricordiamoci di sistemare sul fondo dei vasi uno strato di argilla espansa o pezzi di coccio (resti di vasi rotti), per permettere all'acqua in eccesso di filtrare in modo da non creare ristagni idrici. Ogni volta che le rinvasate, incorporate al nuovo terriccio un po' di concime granulare trivalente (NPK) a lenta cessione. Per quanto riguarda gli esemplari coltivati in vaso, ricordiamo che in genere richiedono maggiori annaffiature, rispetto alle stesse piante poste in piena terra. Togliamo sempre il fogliame rovinato o disseccato, in modo che non sia veicolo di malattie; inoltre per favorire una fioritura ricca e protratta nel tempo occorre fare una cimatura, in altre parole si recidere gli steli che portano corolle sfiorite.








Questo è un articolo pubblicato il 14-04-2016 alle 09:00 sul giornale del 15 aprile 2016 - 1781 letture

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