Bonus...e servizi ai cittadini...nel nostro comprensorio...economia e servizi a pezzi...Il punto...di Taronna

Bonus 3' di lettura 12/04/2016 - Intanto ci piazzano un bel ricatto in piena campagna referendaria, trivelle e riforme istituzionali, se non passano le linee governative potrebbe anche saltare tutto...cioè potrebbe saltare la semi promessa, per il prossimo anno, di un ulteriore bonus di 80 euro sulle pensioni minime.

Sapete, su importi di poche centinaia di euro l'aggiunta di 80 euro al mese potrebbe significare il pagamento di tutte le utenze, compreso il riscaldamento e avere qualcosa da parte per eventuali imprevisti.

Ci sarebbe sempre da capire quale logica spinga il governo a stanziare per il mantenimento di un cittadino immigrato, sia che abbia diritto all'asilo che non l'abbia, importi di gran lunga superiori a quelli garantiti agli italiani più poveri, ma per carità di patria sorvoliamo. In Italia non esiste più alcuna programmazione, esistono solo gruppi di persone alle quali viene dato un premio, oggi ad uno, domani ad un altro e dopodomani ad altri ancora. Così per dividere il fronte e poter imperare.

Cito solo i nomi degli interventi effettuati negli ultimi mesi per cercare di rendere più concreto quello che ho scritto. Bonus di 80 euro sulle pensioni minime, ancora in fase di promessa, bonus arte, bonus di 80 euro per i lavoratori privati, bonus insegnanti, bonus giovani, bonus Conservatorio, bonus bebè, bonus Forze dell'Ordine, bonus.....E' tutto un bonus, senza una ratio, senza una logica...! L'unico piano perverso che finora si è riuscito ad attuare è l'eliminazione della classe media e delle piccole e medie partite IVA, cioè la spina dorsale del modello italiano...da un lato chi produce ricchezza e dall'altro chi acquista e consuma queste ricchezze. Andiamo, anche oggi che tutti parlano di ripresa, a fare un giro nelle ex zone industriali del nostro comprensorio...è un mortorio, è un camposanto di imprese chiuse definitivamente.

La nostra realtà è stata colpita più radicalmente sia in termini di chiusura di imprese che di diminuizione degli occupati, perchè si è puntato più sull'apparire, sull'immagine degli amministratori che alla concretezza degli interventi. Loro sono intenti a battere il record sulle piste ciclabili e qui ci stanno chiudendo tutto...ultimi in ordine di tempo la Banca d'Italia e Banca Marche, la banca del territorio, che ha lasciato con il didietro scoperto decine di migliaia di risparmiatori ed il tessuto produttivo defraudato di centinaia e centinaia di milioni di euro.

Ci stanno rubando il diritto alla salute, si ha diritto sempre a meno esami e visite gratuite, si privano le città dei luoghi di cura e di pronto soccorso e di tutto l'indotto che ciò provoca. Tutta la nostra provincia sarà dirottata verso un'unica struttura sanitaria, cosa che non accadrà altrove, pur essendo ubicate nella provincia di Pesaro, la seconda e la terza città più popolosa delle Marche. I luminari, di fronte al modello traballante di sanità che si prospetta, preferiscono veleggiare verso approdi più sereni, nei quali ci saranno anche prospettive per il futuro. Qui, da un lato ci saranno ospedali, per noi e gli immigrati, di infimo ordine, dall'altro case di cura private per gli aventi pecunia! Ci costringono sempre di più ad emigrare verso la Romagna per riuscire ad avere esami e visite in tempi confacenti ad una sanità moderna, altrimenti i tempi di attesa sarebbero biblici...e mi fermo qui...

A presto!


   

da Francesco Taronna
 





Questo è un articolo pubblicato il 12-04-2016 alle 08:51 sul giornale del 13 aprile 2016 - 1779 letture

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