Vis Pesaro, sentimenti contrastanti in sala stampa: Amaolo si emoziona e De Angelis contesta l'arbitro

Daniele Amaolo allenatore Vis Pesaro 3' di lettura 04/04/2016 - Vis Pesaro-Castelfidardo sarà ricordata per tre dolcissimi aspetti: il risultato (2-0), una cornice di pubblico che da tempo non si vedeva da tempo in quel del ”Tonino Benelli” e mister Amaolo, emozionato come un bambino alla vista del suo dolce preferito, che in sala stampa trattiene a stento le lacrime.

Motivo? Un turbinio di emozioni suscitato da una domanda di un collega della radio, il quale ha chiesto al tecnico sangiorgese un feedback rispetto alla massiccia partecipazione alla partita del tifo pesarese (352 paganti + abbonati).

“Mi sono emozionato a entrare in campo. Un plauso ai nostri tifosi, sempre presenti. Sappiamo che giochiamo prima per la Vis e poi per loro. L’obiettivo nostro è rendere felice questa piazza e i nostri tifosi”, afferma lui. Ma guai ad adagiarsi sugli allori. Domenica ad Agnone si farà visita all’Olympia Agnonese (ieri pari a reti inviolate sul difficile campo di Recanati) e la squadra tutta, mister in primis, non vorrà certamente farsi trovare impreparata. Tutta la sua determinazione traspare quando afferma che “non è fatta: ogni partita ha la sua storia” e che “fin da martedì ci prepareremo per lo scontro diretto con l’Agnonese”. Sull’aspetto puramente tecnico della gara: “Più volte abbiamo rischiato di chiudere la partita e tutto sommato grosse occasioni il Castelfidardo non ne ha avute. Avevo intenzione di fare entrare Brighi ma non se l’è sentita. Rossi è uscito per problemi di crampi”.

Amaolo non si esime da una considerazione sugli under, in particolar modo sul classe ’96 Iovannisci, il quale sarebbe entrato se i cambi non fossero stati “obbligati”, e assicura che a salvezza acquisita darà spazio ad un buon numero di ragazzi che molto spesso assaggiano la panchina. Di umore completamente opposto è il tecnico dei fidardensi, Gianluca De Angelis (sì, uno degli artefici della promozione in C1 della Vis Pesaro), assai poco parco di parole nei confronti della terna arbitrale, rea a suo giudizio di aver condizionato la gara in occasione del primo rigore (rosso a Capparuccia per presunta condotta violenta).

“Inutile allenarsi se ci sono episodi clamorosi come il primo rigore. Se in quella situazione ci fosse realmente dovuta essere un’espulsione, ogni partita finirebbe 7 vs 7 con almeno 5/6 rigori fischiati”. La nenia potrebbe continuare, ma meglio fermarsi per non dare adito a chi non ammette i demeriti della sua squadra, francamente mai entrata in partita. Due appunti: l’abboccamento non proprio amichevole col presidente Claudio Pandolfi a fine primo tempo (“Ci siamo chiariti”, sentenzia) e l’attacco verbale a chi negli anni d’oro gli domandava biglietti, magliette e cene e durante la gara non si è risparmiato nel rivolgere nei confronti del tecnico parole poco signorili.

Dulcis in fundo, capitan Claudio Labriola, leader silenzioso ma autorevolissimo di questa Vis: “Non ci dobbiamo fermare prima di avere la matematica certezza di essere salvi. Un applauso a gruppo e staff. La cornice di pubblico presente al Benelli ha fatto venire i brividi a tutti. Questa è la Vis che piace a me. Sono orgoglioso di essere capitano di questa squadra”.

Piccolo recap dell’avversaria della prossima giornata. L’Olympia Agnonese strappa un meritato pareggio in casa della Recanatese del provvidenziale Mecomonaco. Una gara ad alta intensità, giocata a viso aperto, in cui però i molisani hanno saputo arginare con estrema efficacia gli spunti creati dal reparto offensivo leopardiano (3/4 occasioni concesse). Presi gli appunti? Domenica sarà l’ennesima battaglia da vincere senza se e senza ma.






Questo è un articolo pubblicato il 04-04-2016 alle 13:14 sul giornale del 05 aprile 2016 - 1198 letture

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