Export in crescita per le cucine di Pesaro negli Stati Uniti e in Arabia Saudita

programma Motus di Scavolini, firmato da Vittore Niiolu 3' di lettura 20/01/2016 - Nel terzo trimestre 2015 le vendite estere dei 7 distretti industriali delle Marche hanno registrato un’inversione di tendenza, con una flessione del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Le esportazioni della regione, in controtendenza con la media dei distretti nazionali (+3,6%), hanno continuato a scontare il calo dei flussi commerciali diretti in Russia, a cui si sono sommate le perdite riportate sui mercati francese e tedesco. Sul totale dei primi nove mesi si conferma un andamento negativo più contenuto (-0,6%), grazie al contributo positivo del trimestre precedente.

A determinare la performance negativa delle esportazioni distrettuali marchigiane è stato il ritorno su un sentiero negativo del distretto delle calzature di Fermo (-8%) e degli altri due distretti del sistema moda marchigiano, le pelletterie del Tolentino (-16,8%), sulla scia delle perdite in Russia, Regno Unito, Germania e Francia, e la jeans valley di Montefeltro (-8,4%), a seguito del calo registrato in Danimarca, principale mercato di riferimento per le imprese dell’area. Prosegue anche il calo delle esportazioni per il distretto delle cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano (-2,7%), sulla scia dei risultati negativi riportati in Russia (-34,1%) e sugli altri principali mercati di riferimento (Francia, Regno Unito, Polonia e Stati Uniti). E’ proseguita invece la crescita delle macchine utensili e per il legno di Pesaro (+10,5%), variazione che conferma il trend di crescita a doppia cifra evidenziato nei due trimestri precedenti, e delle cucine di Pesaro (+13,7%), al traino dei buoni risultati negli Stati Uniti e in Arabia Saudita, e degli strumenti musicali di Castelfidardo (+2,3%).

Sono questi i principali risultati che emergono dal Monitor dei Distretti delle Marche curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell'Adriatico.

“Nel terzo trimestre 2015 le esportazioni dei distretti delle Marche – commenta Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico – hanno evidenziato un’intonazione negativa sia sui mercati maturi (-0,4%) sia sui nuovi mercati (-10%). Sui mercati maturi influisce la flessione delle vendite soprattutto in Germania (-3,8%) e Francia (-13,3%), che non è stata compensata dalla crescita negli Stati Uniti (+25%). Il risultato dei nuovi mercati è invece determinato dall’andamento negativo del mercato russo (-30,3%), mercato verso il quale sono calate le esportazioni di tutti i distretti monitorati, ad eccezione delle macchine utensili e per il legno di Pesaro.”

Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, il numero di ore complessive autorizzate in Cassa Integrazione Guadagni (CIG) nei primi undici mesi del 2015 si attesta su livelli notevolmente inferiori rispetto ai massimi del 2013 (8,1 milioni di ore autorizzate a fronte dei 15,1 milioni del 2013 e dei 12,7 milioni del 2014). Nel 2015 è calato il numero di ore di ciascuna delle componenti del monte ore complessivo: CIG Ordinaria, Straordinaria e in deroga. I dati lasciano intravedere un lieve miglioramento del mercato del lavoro, ma vanno letti con cautela alla luce delle difficoltà che le imprese distrettuali continuano a fronteggiare sul mercato e delle novità normative introdotte dal Jobs Act.


   

da Banca dell'Adriatico




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-01-2016 alle 08:14 sul giornale del 21 gennaio 2016 - 1636 letture

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