Sinfonica 3.0 al Teatro Rossini con la seconda delle “sette meraviglie”

Michele Pertusi 2' di lettura 19/01/2016 - Dopo il successo riscosso con il doppio appuntamento di Capodanno torna, venerdì 29 gennaio, Sinfonica 3.0 al Teatro Rossini di Pesaro con la seconda delle “sette meraviglie”, così come sono stati definiti i concerti dell’edizione 2016 dal presidente Saul Salucci.

L’Orchestra Sinfonica G. Rossini si appresta con un mix di entusiasmo e fibrillazione ad ospitare il grandissimo Michele Pertusi, sicuramente uno degli artisti più importanti della storia della musica lirica. Nato a Parma, ha studiato canto con Arrigo Pola e Carlo Bergonzi ed, in seguito, ha completato la sua formazione con Rodolfo Celletti. Per l’incisione del Turco in Italia diretta da Riccardo Chailly (Decca) è stato insignito del Gramophone Award e nel febbraio 2006 ha vinto il prestigioso Grammy Award per l’incisione del ruolo del titolo in Falstaff (diretto da Colin Davis; LSO Live). Ha recentemente ricevuto dal Presidente della Repubblica italiana la Medaglia d’Oro come Benemerito della Cultura.

Raffinato interprete rossiniano, Michele Pertusi è stato più volte acclamato trionfatore al Rossini Opera Festival di Pesaro. Il debutto pesarese, risalente al 1992, lo vide protagonista di una nuova produzione di Moïse et Pharaon. E’ ospitato regolarmente dai teatri più importanti al mondo fra i quali l’Opéra Bastille, la Wiener Staatsoper, il Covent Garden, il Teatro alla Scala, il Metropolitan di New York, il Teatro Real di Madrid, la Deutsche Oper di Berlino, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Barbican Centre di Londra. Fra i suoi prossimi impegni annovera La gazza ladra al Teatro alla Scala, Messa da Requiem di Verdi con l’Orchestre de Paris e con la London Symphony Orchestra, Don Pasquale alla Wiener Staatsoper.

La duttile voce di Pertusi si dipanerà su vari fronti destreggiandosi tra Rossini e Verdi: dall’ironia beffarda dello spregevole Podestà della Gazza ladra alla scaltrezza sorniona di Don Basilio del Barbiere di Siviglia, dal patetico presagiodi Banco del Macbeth alla solenne ed intima invocazione di Zaccaria nel Nabucco. L’orchestra a sua volta proporrà sinfonie e preludi che rappresentano dei riferimenti fondamentali nelle opere compositive di Rossini e Verdi. L’accostamento col vs tra i due alfieri della cultura italiana nel mondo starà a significare con le bellissime e famosissime sinfonie del Nabucco e del Guglielmo Tell anziché una giustapposizione un gioco al rialzo per una serata ad “altissimi giri”.

L’apertura del concerto sarà affidata ad una nuova composizione ispirata a Rossini e commissionata dall’OSR ad un giovane compositore del territorio, Danilo Comitini, nell’ottica di promuovere gli artisti di oggi che muovo i propri passi nel presente prendendo spunto dal patrimonio del passato. Data l’importanza della serata la Rossini ha deciso di affidare la direzione del concerto a Daniele Agiman, solida bacchetta di grande bravura e proprio direttore stabile.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-01-2016 alle 07:45 sul giornale del 20 gennaio 2016 - 1373 letture

In questo articolo si parla di spettacoli, pesaro, teatro rossini, Orchestra Sinfonica Rossini

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