Pesaro-Mombaroccio: aumentano i sostenitori della fusione

Mombaroccio 3' di lettura 08/12/2015 - Cecchini, Lorenzi, Generali, Tonucci convinti: “La fusione è un'opportunità per Mombaroccio”.

Mombaroccio marcia spedita verso il referendum consultivo del 13 dicembre sulla fusione con Pesaro. E mentre procedono le attività del Comitato del “si”, tra assemblee e banchetti, aumentano i sostenitori dell'aggregazione dei due Comuni. Insegnanti, impiegati e professionisti, che vedono nella fusione un'operazione capace di liberare risorse da investire nel Paese garantendo, al contempo, il mantenimento del Municipio e l'autonomia decisionale sui provvedimenti che ricadono nel proprio territorio. Mombaroccio usufruirà di una quota del contributo statale di 300 mila euro all'anno per dieci anni e di 5 milioni di euro nei primi tre anni.

“La fusione non deve spaventare – spiega Dante Cecchini, capogruppo di maggioranza in consiglio comunale a Mombaroccio ed ex preside dell'Itas Cecchi di Pesaro – La fusione sbloccherà risorse importanti per rilanciare l'economia del territorio garantendo comunque il mantenimento dell'autonomia sulle decisioni che riguardano Mombaroccio. I tempi sono cambiati: non hanno più senso 8 mila Comuni ed allora ben venga una fusione. Nel settore scolastico c'è già stata. Mi riferisco alla scuola media Barocci che rientra nella direzione didattica dell'istituto comprensivo Pirandello di Pesaro. Non c'è stata alcuna perdita di autonomia per Mombaroccio ed anzi la fusione ha consentito di dare alle famiglie e ai loro figli un servizio scolastico più efficiente. L'identità? La storia di Mombaroccio non si tocca. Al contrario. Con maggiori risorse riusciremo a valorizzare il nostro patrimonio storico, artistico e architettonico”.

“Una riorganizzazione dei Comuni in Italia è necessaria perché la situazione è cambiata rispetto al passato – spiega Enrico Generali, impiegato 51enne – La fusione con un Comune più grande ci consente di ottenere numerosi vantaggi dal punto di vista economico. E in più manteniamo il Municipio che avrà parere vincolante sulle decisioni che ricadono nel nostro territorio. Questo significa mantenere l'autonomia, l'identità e liberare energie economiche da immettere nel tessuto economico locale”.

“Sono un sostenitore della fusione Pesaro-Mombaroccio – commenta il commercialista Stefano Tonucci – Un'opportunità da cogliere. La fusione è necessaria per il futuro di Mombaroccio. Grazie ai contributi previsti dallo Stato per i Comuni che si fondono e ai risparmi economici relativi alla gestione della macchina amministrativa potremo fare investimenti sul territorio”.

“Sono favorevole alla fusione perché potremo migliorare il nostro paese – spiega Luciano Lorenzi presidente della società sportiva A.s.d. Football Mombaroccio – Penso al mio settore: lo Sport. Con la fusione avremo le risorse necessarie per sistemare il campo sportivo di Villagrande: rifacimento manto erboso, campo di allenamento e tribuna per il pubblico. E questo vale per tutti i servizi di competenza comunale. A mio avviso si devono mettere da parte le divergenze politiche e sfruttare tutti insieme questa occasione. Identità? I mombaroccesi non perderanno la propria identità. Se le associazioni, le istituzioni, la Pro Loco e tutti gli altri soggetti protagonisti della nostra comunità continueranno a svolgere il proprio ruolo, l'identità, le tradizioni e la cultura di Mombaroccio saranno salvaguardati”.


   

da Comitato del "Si"
alla fusione Pesaro-Mombaroccio





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-12-2015 alle 11:42 sul giornale del 09 dicembre 2015 - 1614 letture

In questo articolo si parla di politica, mombaroccio, Fusione Pesaro-Mombaroccio, Comitato del si

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