“Mi rifiuto! (di vivere senza libertà)”, mostra di Francesco Seccia all'Ipsia Benelli

Francesco Seccia 3' di lettura 30/11/2015 - L’artista Francesco Seccia presenta la sua nuova mostra personale dal titolo “Mi rifiuto! (di vivere senza libertà)” che si aprirà il 3 dicembre 2015 a Pesaro nella sede dell’I.P.S.I.A. “G. Benelli” "per far avvicinare i giovani all'arte nel luogo che in cui studiano quotidianamente". La mostra sarà aperta al pubblico in orario pomeridiano.

“Mi rifiuto! (di vivere senza libertà)”: è il titolo alla mostra personale dell’artista Francesco Seccia, che si aprirà giovedì 3 dicembre 2015 alle 15 nella sede dell’I.P.S.I.A. “G. Benelli” a Pesaro in via Nanterre 2.

Sono nove le opere che l’artista esporrà, tra le quali cinque sono inedite: i quadri sono di dimensioni 125 x 102 cm., realizzati con tecnica mista: acrilici su polietilene e nastro adesivo.

“Dopo tante mostre tra Italia ed estero, tra cui Milano, Roma, Oxford, Los Angeles, sentivo l’esigenza di esporre di nuovo nella città in cui vivo, Pesaro _ spiega l’artista _ . Volevo sovvertire sia da un punto di vista creativo che espositivo i canoni della classica mostra di pittura, cercando di portare le mie opere direttamente tra i giovani. E quale luogo migliore di una scuola? Ho voluto fermamente un confronto con le pulsioni creative spesso nascoste delle giovani generazioni".

"Il titolo della mostra, “Mi rifiuto! (di vivere senza libertà)” vuole essere un rifiuto costruttivo e pieno di speranza in cui ognuno si assuma le proprie responsabilità per una nuova costruzione di libertà rispettosa verso ogni sensibilità _ precisa Francesco Seccia _ . Questa mostra mi dà la possibilità di spiegare a chi guarda le mie opere che il modo di esprimersi ha innumerevoli sfaccettature ed i materiali per poterlo fare sono molteplici. Riuscire a raggiungere risultati apprezzabili utilizzando materiali di uso comune _ in questo caso fogli di polietilene ovvero comuni sacchi per l’immondizia _ è lo scopo primario della mia arte. Tutto ciò che ci circonda è arte! Sta a noi trovare la combinazione giusta affinché un’opera possa chiamarsi tale e solo la sensibilità dell’artista permetterà a semplici materiali di trasformarsi in qualcosa di nuovo”.

"Chi si pone davanti ad un’opera sente spesso l’esigenza di chiedere cosa volesse dire l’artista quali dinamiche l’abbiano portato a quel risultato _ fa notare l'artista _ . La domanda nella sua semplicità è alquanto difficile da spiegare: spesso, quella sensazione quello stimolo del creare svanisce ad opera finita e man mano che i giorni passano quell’emozione del creare cambia, si trasforma, come massa lavica in perenne movimento arricchendosi di nuove sfumature _ fa notare l'artista _ . Quindi spiegare un’opera è come spiegare l’esistenza della vita, del mare e del cielo. La creazione artistica è un istante di sublime follia in cui per un istante o per l’intera realizzazione ci sentiamo unici portatori di verità della nostra verità pronta a confrontarsi con futuri fruitori. Il creare è un’emozione che ci dà vita e che a sua volta darà vita a chi, come noi, riuscirà ad immedesimarsi e a reinventare nuovi stati d’animo che faranno rivivere l’opera ad ogni nuovo sguardo ad ogni nuovo battito di cuore e a rinnovarsi come perenne Fenice”.

La mostra rimarrà aperta a Pesaro fino al 3 dicembre 2016 e sarà visitabile ad ingresso libero e gratuito dal lunedì al venerdì in orario 15 – 19; aperture straordinarie sono previste in occasione degli Open Day della scuola superiore “G. Benelli” nei seguenti giorni e orari: sabato 19 dicembre ore 15.30 -18.30; domenica 20 dicembre ore 15.30 - 18:30; sabato 23 gennaio ore 15.30 – 18.30; domenica 24 gennaio ore15.30 – 18.30 e mercoledì 27 gennaio ore 20 – 22.

La mostra sarà visitabile anche in altri orari, ma sempre di pomeriggio, su appuntamento, contattando l’artista via mail agli indirizzi: seccia.francesco@gmail.com o laboratorio13@libero.it


   

dagli Organizzatori





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-11-2015 alle 11:57 sul giornale del 01 dicembre 2015 - 1140 letture

In questo articolo si parla di cultura, Francesco Seccia

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