Pane basket e peperoncino: Vuelle non ti fare schiacciare da Sassari

Vuelle, time out 4' di lettura 21/11/2015 - Sulla carta, sembra davvero una sfida già persa in partenza quella che attende lunedì prossimo la VL Consultinvest. Non solo perché gli avversari di turno saranno i campioni d’Italia della Dinamo Sassari, ma anche perché la formazione di Meo Sacchetti scenderà in campo caricata al massimo, per agguantare la vittoria davanti al proprio pubblico dopo la pesante sconfitta subìta a Bologna.

Di una cosa però siamo certi, e cioè che la Vuelle venderà cara la pelle. Quella di coach Paolini è infatti una squadra in costante crescita, sempre meglio organizzata in ogni aspetto del gioco e con un rendimento sul campo che sta migliorando di partita in partita soprattutto come continuità. Purtroppo contro Sassari non sarà in campo Kristjan Kangur, il nuovo acquisto in maglia biancorossa che, seppure non ancora ufficializzato dalla società, prenderà certamente il posto di D.J. Shelton.

Il forward di nazionalità lettone, già apprezzato nel nostro campionato con le maglie di Bologna, Varese, Siena e Milano ed ora in uscita dal Vitoria dove aveva un contratto a tempo, sembra davvero un’ottima scelta per dare al settore lunghi della Vuelle quella fisicità e quell’esperienza che finora sono decisamente mancate. Anche perché Kangur, grazie alla sua grande mobilità ed alla sua capacità di gestire bene il possesso di palla sia sotto canestro che sul perimetro, può ricoprire anche il ruolo di centro al posto di Walker, nelle situazioni in cui Ricky Paolini decida di abbassare la squadra per giocare in velocità a tutto campo. In più, essendo il lettone un giocatore comunitario, la Vuelle potrà spendere il “visto” già utilizzato per Shelton in caso di necessità o di infortuni.

Ma torniamo alla partita contro Sassari. La squadra sarda non sta attraversando sicuramente un momento di grande forma, perché, dopo aver completamente rivoluzionato il roster che le ha regalato lo scudetto, deve ancora acquisire la necessaria compattezza d’organico e l’indispensabile affiatamento. Ma è comunque una formazione tecnicamente di buon livello, guidata da quel David Logan che Ricky Paolini ha definito “la punta di diamante” di Sassari. La guardia americana è infatti il miglior realizzatore del campionato, con quasi 19 punti a partita (33 segnati nell’ultima gara contro Bologna), ed è micidiale soprattutto nell’attaccare il canestro in penetrazione, oltre a risultare assai efficace anche nel tiro dalla media distanza.

In cabina di regìa, Sassari può contare su due ottimi elementi come Haynes e Stipcevic, l’ex-biancorosso che salvò Pesaro dalla retrocessione, mentre sotto canestro allinea due forward talentuosi come Petway e Alexander, quest’ultimo molto potente a rimbalzo e anche preciso nel tiro pesante, oltre al veterano Brian Sacchetti. Meno convincente, almeno finora, è apparsa la squadra sarda nello spot di centro, con Varnado ed Eyenga (questo in realtà è un 4/5) che anche a Bologna non hanno di certo offerto prestazioni di buon livello. Vorrà dire che a Walker sarà data la possibilità di dimostrarsi finalmente all’altezza delle aspettative, dovendo battersi contro diretti avversari non certo trascendentali. Sarà la volta buona per rivedere in positivo i giudizi finora espressi sul suo conto?

La Vuelle dovrà comunque puntare il tutto per tutto sul gioco aperto in transizione, contando sul talento e sulla velocità dei suoi ottimi esterni, visto che non sembra ancora in grado di dare il massimo nell’attacco alla zona costruito con un buon movimento di palla. Se poi Shelton volesse lasciare un buon ricordo a Pesarobasket con una prestazione d’addio lodevole per impegno e carica agonistica, chissà che, alla fine, non si riesca anche a gridare al miracolo. Purtroppo per la Vuelle, la settimana di allenamento non è stata delle migliori, con Christon vittima di un infortunio, per fortuna non grave, al ginocchio:

“Abbiamo lavorato spesso a ranghi incompleti, e questo non ci mette certo nelle condizioni migliori per affrontare i campioni d’Italia” ha detto coach Paolini “E’ vero che Sassari mostra ancora difficoltà nell’organizzazione del collettivo, visto che si tratta di una squadra quasi del tutto rinnovata, però dovremo dare comunque il massimo sul campo per tutti i quaranta minuti se non vorremo perdere il filo del gioco, specie contro le difese a zona. Insomma, dovremo lottare senza farci schiacciare, meritandoci anche gli applausi di un pubblico appassionato e correttissimo come quello di Sassari, che io ho imparato ad apprezzare quando allenavo su questa importante piazza del basket italiano”.

Un pensiero infine per Ario Costa, che la prossima settimana verrà premiato con l’Oscar del Basket alla carriera, premio che gli verrà consegnato per mano del suo ex-compagno di squadra Walter Magnifico: giocatori come lui hanno fatto la storia del basket pesarese, sono parte dell’immagine stessa della nostra città. Grazie di cuore, Ario.






Questo è un articolo pubblicato il 21-11-2015 alle 10:08 sul giornale del 22 novembre 2015 - 2035 letture

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