Lo sfogo di un cittadino per il quotidiano intasamento dovuto ai lavori nel tratto di Santa Colomba

Auto in coda verso al rotatoria del Santa Colomba 2' di lettura 31/10/2015 - Si era parlato proprio su Vivere Pesaro, tempo fa, dei problemi legati al traffico per la chiusura della rotatoria che all’epoca portava a Santa Colomba, ora il problema è inverso, come dichiara il pesarese Massimo Barrucci:

“Ieri mi sono recato presso il Iper Rossini per fare la spesa dopo l’orario di lavoro, ma una volta caricata famiglia e borse in macchina, dalle 18, 30 ho impiegato circa quaranta minuti per uscire dal maxi ingorgo, neppure giocasse il basket, che si verifica quotidianamente per andare nell’unica strada percorribile verso Pesaro attualmente aperta. Il problema, secondo me, sta nel fatto che molti automobilisti escono dall'autostrada o vengono giù dalla strada dalla Pica, e si crea cosi, ogni volta un maxi ingorgo" - prosegue Barrucci - .

"E’ la seconda volta in una settimana che, mio malgrado, mi trovo invischiato in questo tipo di tappo, ogni volta si rischia di perdere la pazienza, perché poi ci sono i furbi e i prepotenti che si vogliono imbucare a tutti ci costi nella rotatoria, anche se dovrebbero rispettare la precedenza di chi, magari, c’è già dentro; tutti suonano, lampeggiano, ma non hanno capito che siamo nella stessa barca, è un lungo serpentone che si muove con la velocità di una lumaca, si farebbe quasi prima a percorrerla in bicicletta o a piedi; sono fortunati coloro che non devono fare la spesa e usano lo scooter.

A questo punto io mi faccio una domanda: “ Come mai, quando ci sono le partite di pallacanestro e i concerti il traffico viene regolato per essere smaltito meglio dalla polizia municipale, e invece durante la settimana non c’è mai nessuno? Non basterebbe molto, anche solo due agenti per snellire quello che ogni santo giorno feriale si ripresenta, ovvero un caos automobilistico assurdo che, invece, con poco potrebbe essere evitato”.

Chiosa ancora un inferocito Massimo Barrucci: “Capisco che ci sono problemi di spese e di organici, ma allora basterebbe anche solo un semaforo ad intermittenza fornito dalla ditta che fa i lavori, che secondo me si potevano anche fare, visto il punto nevralgico anche lo scorso agosto! Spero solo che si trovi presto una soluzione, oppure dovremmo assistere a queste scene da terzo mondo tutti i santi giorni lavorativi e baskettiferi”.


   

da Danilo Billi





Questo è un articolo pubblicato il 31-10-2015 alle 12:31 sul giornale del 01 novembre 2015 - 3970 letture

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