Rugby: Barbato, il pilone che sogna di diventare terza linea

Giovanni Barbato veste la maglia della Guidi Impianti Pesaro 2' di lettura 17/01/2014 - Da Napoli a Pesaro passando per Barcellona. Per il secondo anno consecutivo Giovanni Barbato veste la maglia della Guidi Impianti Pesaro e con le sue otto mete all’attivo è fra i protagonisti del girone di andata dei giallorossi.

"E non ho neppure giocato tutte le partite", si affretta a puntualizzare con il suo fare da simpatico spaccone. "Nonostante quest’anno facciamo un gioco più alla mano trovo comunque il mio spazio. Sicuramente mi si adattava di più il gioco più difensivo della passata stagione, ma mi sto adattando bene e in più facciamo un rugby anche bello da vedere".

er la Guidi Impianti, al primo posto in classifica, sabato 18 gennaio alle 16.30 al Toti Patrignani un’amichevole con il Romagna, squadra di A1: "Una partita che non vedo l’ora di giocare. Voglio misurarmi con quel livello e arrivare a giocare in A col Pesaro". Prima però bisognerà battere la concorrenza di una serie B comunque molto agguerrita: "Il Piacenza è la più vicina a noi e la principale avversaria. Ha la migliore mischia chiusa del campionato con elementi davvero esperti. Poi c’è il Noceto che, nonostante qualche giocatore sceso da categorie superiori, non mi è parso meglio dell’anno passato. Credo ci giocheremo noi tre i primi due posti utili per i playoff, mentre Livorno sinceramente non mi preoccupa".

Quale il punto di forza di questa Pesaro Rugby? "Ora siamo una squadra completa. Alla mischia dello scorso anno, abbiamo unito trequarti davvero bravi e così un reparto supplisce alle carenze dell’altro. Se poi riusciamo a girare bene entrambi, allora si mette male per gli avversari".

Al tuo fianco un Casoli in grande spolvero, non credi? "Ho sempre saputo che Andrea era fortissimo, sia fisicamente che tecnicamente. Quest’anno ha perso qualche chilo e avuto fiducia e minuti dal tecnico. E lo sta ripagando con una continuità impressionante. Per me è uno dei migliori piloni del campionato, oltre al nostro capitano Galdelli che però ora gioca sempre più da terza linea".

Ma è vero che prima poi speri di spostarti anche tu in terza linea? "Giocare terza centro è il mio sogno. Dovrei dimagrire un altro po’ e fare esperienza. A Barcellona nelle giovanili il mio allenatore mi faceva giocare pilone, ma nelle mischia a cinque metri dalla linea di meta mi metteva terza centro e così ne ho segnate davvero tante".






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-01-2014 alle 10:49 sul giornale del 18 gennaio 2014 - 1238 letture

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