Pane,basket e...peperoncino: Vuelle, arriva Petty e parte Young. Forse la cura è quella giusta

Alvin Young - foto di Luca Toni 3' di lettura 10/01/2014 - Il nome sembra quello di un personaggio dei cartoni animati, ma qui Walt Disney non c’entra niente. Perché Perry Petty (non vi viene da pensare a Titty o a Picchiarello?) potrebbe invece rivelarsi proprio la medicina giusta per curare gli interminabili mal di pancia di questa disastrata Vuelle.

Il playmaker americano, attualmente a Minsk ma in procinto di atterrare come un angelo salvatore in riva al Foglia, quasi sicuramente nella giornata di martedì prossimo, sarebbe infatti in grado di turare finalmente la falla in cabina di regìa che è stata quasi sempre la causa principale dei naufragi biancorossi di questa stagione.

Ale Barbalich, che è il suo procuratore, ne ha parlato alla dirigenza della Vuelle come di un ragazzo serio e disposto ad impegnarsi al massimo, oltre che di un giocatore di discreto livello tecnico. Magari non sarà straripante come atletismo e aggressività difensiva, ma la sua lucidità nella lettura del gioco e la sua propensione ad adattarsi alle esigenze del collettivo, più che a guardare al proprio tabellino, potrebbero cambiare in positivo il volto di una squadra che troppe volte non ha raccolto nei finali quello che aveva seminato nel corso di partite comunque ben giocate (parla da sola, in proposito, l’ultima gara persa contro Brindisi).

A far posto a Petty nel roster biancorosso sarà Alvin Young, per il cui trasferimento a Firenze nella squadra di Silver League allenata da Attilio Caja è già stato trovato un accordo. Una sorpresa in negativo sembra essere stata la richiesta di una “buonuscita” avanzata dal giocatore alla Vuelle, ma la società farà di certo questo ulteriore sacrificio economico pur di arrivare alla risoluzione del problema.

Il suo addio in maglia biancorossa Young lo darà proprio davanti ai suoi vecchi tifosi veneziani, che lo hanno apprezzato e sostenuto per tre anni, visto che la Vuelle incontrerà in trasferta la Umana Venezia domenica prossima. L’ex di turno non sarà però solo il play: sulla panca dei lagunari siede infatti Zare Markovski, il coach che ha salvato Pesarobasket lo scorso anno prendendo il posto di Ticchi.

E sembra proprio che la cura Markovski stia facendo un ottimo effetto anche all’ombra del campanile di San Marco: l’Umana Venezia infatti, dopo il brutto inizio di stagione agli ordini di Mazzon, col tecnico macedone in panca ha infilato sette vittorie nelle ultime dieci partite, e contro Pesaro si giocherà l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia. Un avversario motivatissimo, oltre che decisamente riorganizzato nei giochi, attende quindi i biancorossi per l’ultima sfida del girone di andata: sarà davvero dura per i nostri provare a centrare la terza vittoria in campionato.

Va sottolineato però come la Victoria Libertas meriti comunque sostegno e considerazione, nonostante i magri risultati finora conseguiti dalla squadra: nonostante le gravi difficoltà economiche che la angustiano, la società biancorossa ha infatti già raggiunto un accordo con Mark Trasolini per la sua riconferma in biancorosso anche per la prossima stagione (dove sarà in squadra con passaporto italiano), e soprattutto ha rifiutato tutte le pingui offerte che le sono state presentate da clubs di ben più alto livello per cedere Oderah Anosike, sicuramente il pivot più forte del campionato italiano. Come dire: Pesarobasket non si svende. Guardiamo avanti con fiducia.


   

di Alberto Pisani





Questo è un articolo pubblicato il 10-01-2014 alle 09:05 sul giornale del 11 gennaio 2014 - 3428 letture

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