Emergenza vigili del fuoco: senza soldi per la manutenzione e per il carburante

vigili del fuoco 3' di lettura 26/08/2012 - Organici ridotti all'osso, parco automezzi con veicoli che hanno oltre 25 anni di attività, senza soldi per la manutenzione ne per il carburante, attrezzature di soccorso riciclate per esigenze di soccorso, sedi di servizio inadeguate e fatiscenti, affitti non pagati, fornitori che vantano crediti a 5/6 cifre da mesi, alcuni da anni, costretti a blo ccare forniture e prestazioni d'opera e, come se non bastasse, adesso viene a galla che alcuni dispositivi di protezione individuali NON sarebbero in grado di proteggere adeguatamenti gli operatori dei Vigili del Fuoco.

E' solo di qualche giorno fa la notizia che, nel corso di interventi, alcuni vigili hanno riportato ustioni, gravi in due casi, pur indossando i guanti in dotazione, incidenti a seguito dei quali il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha avviato due indagini. Questa è l'immagine - scrive la segreteria provinciale CO.NA.PO. - che fotografa la situazione del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Pesaro Urbino ma che riproduce benissimo la situazione su scala nazionale. I tagli lineari operati dal governo - informa la CO.NA.PO. - stanno mettendo in ginocchio i servizi forniti dallo stato ai cittadini e, tra questi, anche la sicurezza della popolazione.

Tagli che hanno ridotto gli stanziamenti sui capitoli di spesa fino all'80% degli anni precedenti; tagli che hanno bloccato opere che sembravano già in fase di compimento (vedi la nuova sede dei VV.F. di Fano) o che hanno creato situazioni, a dir poco incresciose, come lo sfratto esecutivo dei Vigili del Fuoco di Treviso dall'attuale sede centrale. Tagli al personale con la minaccia, tutt'ora incombente, del blocco del turn-over, ovvero la copertura dei posti di chi va in pensione (solo a Pesaro quest'anno siamo a quota -6, oltre le precedenti carenze), che stanno causando la chiusura di numerosi distaccamenti in tutto il paese, a Latina, a Roma, a Forsinone, a Trieste; tagli ai richiami dei vigili discontinui, grazie ai quali alcuni vuoti venivano colmati, seppure momentaneamente e solo in parte.

Tutto questo - prosegue la CO.NA.PO. - avviene proprio nel periodo in cui maggiore è lo sforzo dei Vigili del Fuoco per fronteggiare una delle estati più torride degli ultimi decenni, nel corso della quale si è assistito ad una recrudescenza del fenomeno degli incendi, aumentata del 70% rispetto agli anni precedenti. Una vera e propria emergenza che, benché la legge assegni ad altri la competenza dello spegnimento degli incendi boschivi, ha visto i Vigili del Fuoco fare, come sempre, la loro parte fino in fondo, senza neppure vedersi riconosciuto il merito di aver contribuito allo spegnimento di incendi di una certa rilevanza, come nel caso dell'incendio sul monte Tenetra di qualche giorno fa, a seguito del quale sulle pagine dei quotidiani venivano citati tutti (Corpo Forestale dello Stato, Volontari, mezzi aerei, ecc.), tutti tranne i Vigili del Fuoco che, di solito, sono i primi ad arrivare e gli ultimi a lasciare il luogo dell'intervento.

I Vigili del Fuoco - conclude la segreteria provinciale della CO.NA.PO. - fanno tutto questo per un senso del dovere cucito addosso dal momento in cui si entra a far parte di questo Corpo e per spirito di abnegazione, e non certamente per vedere il nostro nome pubblicato sulle pagine dei giornali, ma, a volte, un semplice 'grazie' ci ripaga di tutti i nostri sacrifici e da un significato morale a quello che facciamo. E che continueremo a fare fino a quando saremo messi in condizione di poterlo fare.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-08-2012 alle 13:17 sul giornale del 27 agosto 2012 - 2931 letture

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