VivereVerde: la Cycas, un arbusto molto diffuso nei giardini pesaresi

Palma nana (Cycas revoluta) 6' di lettura 16/08/2012 - VivereVerde è la rubrica di Vivere Pesaro in collaborazione con Massimiliano Cerri, ideatore del blog ParoleVerdi. Visto il prolungarsi di questo caldo tropicale, per questo appuntamento parliamo della Cycas, un arbusto molto diffuso sia nelle nostre case che in qualche giardino di Pesaro.

Palma nana (Cycas revoluta)

Introduzione

Il genere Cycas appartiene alla famiglia delle Cycadaceae e comprende piante molto antiche che hanno conservato le loro caratteristiche nel tempo, tanto che sono considerate come fossili viventi. Sono originarie dell'Asia tropicale, della Polinesia, dell'Africa orientale e dell'Australia. Sviluppa un fusto corto, tozzo, legnoso, ricoperto da scaglie brune; all'apice del fusto si sviluppa una larga corona costituita da lunghe foglie pennate, di consistenza coriacea, e di colore verde scuro. Le singole foglie di ogni fronda si formano da una costa centrale assumendo sia le foglie che la costa una forma più o meno incurvata verso il basso a seconda della specie. Hanno crescita molto lenta, e gli esemplari adulti possono raggiungere i 200-300 cm di altezza se coltivate all'aperto e il metro e mezzo in casa; si tratta di piante molto longeve. La Cycas è una pianta dioica (che produce cioè fiori solo maschili o femminili), per cui ci sono due tipi d’infiorescenze diverse. Ambedue le infiorescenze si sviluppano all’interno della corona di foglie. I fiori maschili, chiamati microsporofilli, sono inseriti a spirale su un asse allungato, formante uno strobilio con i singoli microsporofilli di solito squamiformi che portano le sacche polliniche (microsporangi) sparsi o riuniti in gruppi chiamati sori. I fiori femminili sono chiamati macrosporofilli e sono riuniti anche loro in strobili terminali che compaiono alla sommità del fusto come dei densi aggregati di foglie dove gli ovuli si formano ai margini (macrosporangi). Per fiorire la pianta deve avere almeno quindici anni; vale a dire una pianta alta circa 2 m e con un tronco di 30 cm, e fiorisce nella tarda primavera e non tutti gli anni. Di solito, nelle condizioni ottimali di coltivazione, ogni 2-3 anni. Il frutto è una falsa drupa che porta un grosso seme di colore rosso-bruno che si sviluppa lentamente durante l'estate e viene raccolto all'incirca a gennaio - marzo dell'anno successivo quando diventerà da giallo pallido ad arancio-rosso. La cycas revoluta è la specie più coltivata in Italia e sono quasi tutti individui femminili, è una pianta sempreverde adatta al giardino o all'appartamento.

Coltivazione in Giardino

Terreno e Impianto
Non sono particolarmente esigenti in fatto di terreni. Crescono un po' ovunque l'importante è che sia fertile e ben drenante poiché non tollerano in alcun modo i ristagni idrici, in pieno campo non va piantata in una depressione del terreno, dove l'acqua potrebbe ristagnare. Prima di procedere alla messa a dimora in primavera, bisogna inumidire le radici della pianta. Si scava una buca più grande del pane di terra delle radici e si dissoda il terreno lavorandolo in modo che le radici possano svilupparsi ed espandersi bene, sul fondo non è necessario disporre il drenaggio. Una volta fatta la buca, si toglie la pianta dal suo contenitore e si pone nella buca; si richiude e si annaffia abbondantemente e si ricopre la parte di terreno che circonda la pianta con uno strato di pacciamatura fatto di corteccia.

Esposizione
Le cycas richiedono posizioni soleggiate, o leggermente ombreggiate; in genere possono sopportare temperature di qualche grado inferiori allo zero, per periodi non troppo prolungati. Nelle regioni centro meridionali si possono coltivare in giardino, mentre al nord sono piante da vaso e durante l'inverno, si pongono al riparo in appartamento o in serra fredda. Anche in appartamento si cerca di porre la pianta in luogo freddo e molto luminoso. Gli esemplari esposti al freddo invernale possono perdere la parte aerea a causa di temperature eccezionalmente rigide: ma con l'arrivo della primavera la pianta produce nuove foglie.

Annaffiatura
Queste piante possono sopportare periodi anche lunghi di siccità, la cycas è una pianta che va annaffiata ogni qual volta il terreno si asciuga. La frequenza dipenderà dalla temperatura e dall'esposizione della pianta: se esposta in pieno sole o al vento il terreno si asciugherà molto rapidamente quindi va annaffiata più spesso. Attenzione a che non rimanga acqua nel sottovaso perché non tollerano in alcun modo i ristagni idrici. Per evitare però che le foglie si rovinino o la crescita sia stentata è consigliabile annaffiare regolarmente, da marzo a ottobre; gli esemplari coltivati in appartamento vanno annaffiati anche durante l'inverno, mi raccomando mi è capitato spesso vedere gente che abbandonava l’annaffiatura in inverso con conseguenza che la pianta moriva; quindi annaffiate sporadicamente, ricordando di attendere che il terreno asciughi perfettamente tra un'annaffiatura e l'altra.

Potatura
Periodicamente si eliminano le foglie più vecchie, quelle che si trovano più in basso, se danneggiate o ingiallite tagliandole il più possibile vicino al tronco. La pratica di eliminare subito le foglie danneggiate è molto importante sia perché possono essere portatrici di malattie sia perché la loro eliminazione stimola la pianta a produrre nuove foglie.

Coltivazione in vaso
Se è possibile dal mese di giugno e fino a settembre, se allevate in appartamento, portarle all'aperto in posizione riparata dai raggi diretti del sole se in casa non sono state tenute al sole diretto. Quando le radici della pianta si sono sviluppate fino a riempire il vaso e spesso fuoriescono dai fori posti sul fondo del contenitore, possiamo trapiantarla in primavera o in estate in un vaso più grande ma ricordatevi di non usare vasi troppo grandi ma solo un po' più del precedente. Un vaso di grandi dimensioni favorirebbe un maggior sviluppo delle radici a scapito della parte aerea. E' importante sistemare sul fondo del vaso dei pezzi di coccio che favoriscono lo sgrondo delle acque in eccesso o se coltivata in piena terra che non sia piantata in una depressione del terreno dove l'acqua potrebbe ristagnare. Per quanto riguarda gli esemplari coltivati in vaso, ricordiamo che in genere richiedono maggiori annaffiature, rispetto agli stessi posti in piena terra. Mi raccomando in inverno non fermatevi con le annaffiature ma adacquare quando il terreno si asciuga perfettamente.








Questo è un editoriale pubblicato il 16-08-2012 alle 16:52 sul giornale del 17 agosto 2012 - 9773 letture

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