Cooperativa Sociale Labirinto all'insegna dell'integrazione e della sostenibilità

1' di lettura 06/08/2012 - Sono stati gli immigrati tunisini ed i richiedenti asilo di altri paesi africani a fare gli onori di casa per la tradizionale cena estiva che ogni anno raduna centinaia di soci della Cooperativa Sociale Labirinto.

“Casa freedom”, la struttura di accoglienza allestita all'ex ostello della gioventù per ricevere gli immigrati sbarcati lo scorso anno a Lampedusa, è stata infatti la sede dell'evento, che ha affiancato al tema dell'integrazione multiculturale quello dell'economia sostenibile e della “filiera corta”. I produttori locali associati nella rete dell'economia solidale sono infatti stati i protagonisti della parte gastronomica, fornendo pasta, legumi, verdure, vino biologico, birra artigianale ed una gigantesca porchetta. Il tutto rigorosamente servito in stoviglie (piatti bicchieri, posate) in materiale integralmente “comportabile”. La cena è stata preceduta da un incontro che ha visto confrontarsi alcuni produttori agricoli biologici con la crescente esperienza della cooperazione sociale agricola, che registra, in questi anni non facili per le aziende ed anche per le cooperative, la nascita di nuove esperienze in diverse località della nostra provincia.

Numerosi gli ospiti e gli amministratori intervenuti, tra i quali il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Matteo Ricci, e la vicesindaco di Pesaro, Giuseppina Catalano. Dopo la cena l'Orchestrina Labiritmo, composta da soci della cooperativa, ha ripreso i temi dell'ambiente e dell'immigrazione che sono stati al centro della serata, proponendo lo spettacolo “Il gabbiano Giona Tanfo”, spaziando dalle immensità oceaniche alle discariche sulle rotte dell'immigrazione clandestina.

Una festa del tutto particolare che ha abbinato al divertimento un'occasione di riflessione sull'integrazione, sul consumo critico, sulla sostenibilità.