Il figlio di Marcello Marchesi dona alcuni suoi libri alla Biblioteca San Giovanni

Marcello Marchesi, autore, giornalista, sceneggiatore 3' di lettura 18/07/2012 - Il 19 luglio 1978 muore in mare a S.Giovanni di Sinis, in Sardegna, Marcello Marchesi, autore, giornalista, sceneggiatore, uno degli intellettuali più creativi del ‘900, del quale ricorre quest’anno il centenario della nascita.

Aveva soltanto 66 anni Marchesi quando è mancato e stava vivendo il periodo più sereno della sua vita essendo diventato padre soltanto da un anno e mezzo del suo unico figlio Massimo.

Marcello Marchesi nasce il 4 aprile 1912 a Milano. Inizia giovanissimo a scrivere testi per il teatro di rivista ed entra ben presto nella redazione del giornale umoristico “Il Bertoldo “ dove incontra Vittorio Metz, allora direttore della testata e Giovannino Guareschi, Giovanni Mosca , Carletto Manzoni. Passa poi al “Marc’Aurelio” a Roma ed entra nel cinema dalla porta principale come cosceneggiatore del regista Mario Mattoli, insieme con Stefano Vanzina (Steno) e Federico Fellini nel primo film comico italiano “Imputato alzatevi”. Poi scrive testi per la radio Eiar e per il teatro di rivista : Erminio Macario, Nuto Navarrini, Walter Chiari, Alberto Sordi sono solo alcuni dei grandi attori comici che parlano attraverso le sue battute.
E poi Totò: Marchesi in coppia fedele con Vittorio Metz è sceneggiatore di molti dei suoi film. Negli anni ’50 la coppia di autori di teatro musicale Marchesi e Metz è la principale antagonista della coppia Garinei e Giovannini. Marchesi viene definito vulcanico e instancabile, “capacissimo, in una stessa giornata, di di scrivere uno sketch di rivista, il soggetto di un film e una scena per la radio” (da Guida alla rivista, di Falconi e Frattini).
Nel 1954 nasce in Italia la televisione e Marcello viene chiamato per ideare varietà e trasmissioni TV lanciando, tra gli altri, Mike Bongiorno, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Inventa dal nulla la pubblicità televisiva corredata da piccoli sketch che diventeranno poi Carosello e diventa ufficialmente il primo copyrighter italiano, con battute immediate e sferzanti e con slogan che sono diventati linguaggio quotidiano (“con quella bocca può dire ciò che vuole”, “basta la parola”, “il brandy che crea un’atmosfera”).
Negli anni ’60 si reinventa conduttore e crea per la Rai la maschera de “L’uomo di Mezza età” che gli darà la fama. Inizia in questo periodo la attività di romanziere scrivendo “Essere o benessere”, “Diario Futile”, “Il sadico del Villaggio”. Negli anni ’70 crea le mitiche Canzonissima ’68 con Mina e Canzonissima ‘74 con Pippo Baudo e Loretta Goggi, e poi tanta radio ma, soprattutto, i suoi romanzi cult “Il Malloppo” e l’ultimo “Sette zie”.
Autore per molti anni dimenticato ma sempre vivo nei cuori degli amici, Marchesi ha lasciato tanto di sé in tutto lo spettacolo italiano del ‘900.

In vista del centenario il figlio Massimo ha fondato insieme con Mariarosa Bastianelli, prima biografa dell’autore, l’associazione culturale Marcello Marchesi, un sito internet (www.marcellomarchesi.it) e una pagina facebook a lui dedicata. Ha devoluto alcune copie introvabili dei suoi libri (“essere o benessere” e “sette zie”) alle principali biblioteche italiane tra cui anche la Biblioteca San Giovanni di Pesaro e sollecitato le ristampe delle sue opere. Massimo Marchesi è particolarmente legato al territorio della Provincia di Pesaro e Urbino, luogo di origine di sua moglie Francesca.

Diverse quest’anno le iniziative per ricordare Marcello Marchesi nel centenario della nascita: una giornata commemorativa a Milano lo scorso aprile, l’inserimento del suo nome nel Famedio del Cimitero di Milano, la Rassegna del Cinema Ritrovato di Bologna, dove sono stati mostrati alcuni video backstage realizzati da Marchesi dietro le quinte dei suoi spettacoli e dei suoi film. E ancora la lavorazione di un libro con materiali inediti e una mostra a Milano per il prossimo autunno.


da Associazione culturale Marcello Marchesi





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-07-2012 alle 18:49 sul giornale del 19 luglio 2012 - 4359 letture

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