Circolo Nuova Italia: Ricci e l'insostenibile leggerezza del 'benessere'

Matteo Ricci Presidente provincia di pesaro e urbino 3' di lettura 11/06/2012 - Sono trascorsi ormai tre anni da quando Matteo Ricci è alla guida della Provincia di Pesaro e Urbino e ne rimangono soltanto due al termine del suo mandato, dopodiché o si candiderà Sindaco di Pesaro e se verrà eletto potrà magari continuare a ricoprire il ruolo di Presidente della Provincia oppure la sua esperienza politica locale sarà terminata e dovrà cercare “fortuna” altrove.

E’ bene partire da questa considerazione se vogliamo, come vogliamo, tracciare un bilancio dell’operato che Ricci ha fin qui condotto e immaginare il prossimo futuro. Guardiamoci intorno, pensiamo a quello che avevamo, al livello di qualità dei servizi e alle opportunità sulle quali potevamo contare tre anni fa. Pensiamo a come erano le nostre strade, allo stato di salute del nostro ambiente, al peso della burocrazia e degli enti pubblici nella nostra vita, al trasporto locale, insomma pensiamo a come era la nostra relazione con la Pubblica Amministrazione e poi confrontiamola con il presente. Cosa è cambiato? Cosa è migliorato? In quale circostanza della nostra vita la Provincia è diventata protagonista in positivo? Probabilmente nessuna. In pochi, pochissimi, crediamo che oggi possano affermare che, nel pieno di un periodo molto critico, l’Amministrazione Provinciale ha inciso positivamente su uno solo dei tanti aspetti della vita sociale del nostro territorio. Eppure è davvero strano, perché Ricci sta parlando di “ricerca del benessere” ormai da quando si è insediato, la sua esposizione mediatica è davvero impressionante, gira l’Italia e il Mondo a parlare di “felicità” è considerato ormai un giovane dirigente di livello nazionale del PD, ha guadagnato una visibilità enorme che saprà spendere nel momento opportuno ma i risultati, quelli concreti, quelli che i cittadini e le imprese vogliono toccare con mano, non si vedono. Anzi, si intravede l’esatto opposto.

Ricci esaltava un modello di sviluppo sostenibile grazie alle rinnovabili senza rinunciare all’agricoltura (vedi intervento all’UrbanPromo 2009) e invece la sua amministrazione ha autorizzato decine e decine di “campi fotovoltaici” in terreni agricoli, deturpando pesantemente le nostre colline; Ricci esaltava il rispetto e la difesa dell’ambiente salvo poi fare approvare un piano di attività estrattive per 20 milioni di metri cubi che feriranno la nostra terra per i prossimi 10 anni, Ricci prometteva un ente trasparente e senza sprechi ma la vicenda CSPA – MegasNet ancora grida vergogna e ce ne sarebbero tante altri di esempi per poterci convincere che forse il benessere di cui parla Ricci è solo ed esclusivamente il suo! Già, perché in compenso, come dicevamo, l’attivismo mediatico del Presidente non è stato secondo a nessuno: la campagna per la cittadinanza ai figli degli immigrati, il “Marche-Day” (bella l’iniziativa, ma i soldi per i nostri imprenditori colpiti dal “nevone” quando arrivano?) senza tralasciare ovviamente il cavallo di battaglia, “Provincia 2020 – Progetti per una comunità più felice”.

Ci chiediamo se ha ancora senso che sia l’amministrazione provinciale ad occuparsi di una iniziativa del genere. Nel 2014 la Provincia non sarà più come la conosciamo ora, perderà ogni potere di indirizzo politico sul territorio. Perché mai continuare a spendere risorse pubbliche per programmare una cosa che non esisterà più? Perché il Presidente non si concentra invece sui prossimi due anni e cercando di cavare qualche ragno dal buco e fornire qualcosa di concreto ai suoi concittadini. Ma questo Ricci ovviamente lo sa e continua imperterrito con i suoi spot, con la sua iperbole di discorsi sempre uguali e dannatamente vuoti che tanto piacciono agli intellettualoidi che non hanno problemi sorta. Il 2014 è vicino e gli spazi politici sono sempre più stretti e sempre più affollati (soprattutto dalle sue parti) ed egli usa (e abusa) del suo ruolo per poter giocare le sue carte fino in fondo. Peccato che di mezzo ci sia anche il nostro futuro!


   

da Circolo Nuova Italia Pian del Bruscolo









logoEV
logoEV
logoEV


.