Il comune di Pesaro non vuole accogliere il turismo plein air

camper 4' di lettura 23/02/2012 - C’è un turismo che negli ultimi anni ha manifestato una crescita esponenziale ed anche in questo periodo di crisi continua ad aumentare, anche se, ovviamente, con percentuali meno clamorose. Stiamo parlando del turismo plein air, il turismo esercitato con mezzi come camper, caravan e tende

Un turismo che richiede poche strutture, che porta notevoli benefici economici a chi lo accoglie, che non sporca, non inquina, non è legato a stagionalità e porta i turisti a contatto con la natura e con le realtà culturali, umane, storiche, paesaggistiche che vengono visitate. Noi del Camping Club Pesaro abbiamo sempre promosso il turismo plein air: durante i 30 anni della nostra attività abbiamo collaborato con svariati enti locali, dalla Regione Marche alla Provincia di Pesaro e Urbino, dalle Comunità Montane ai Comuni; abbiamo sostenuto la prima Legge Regionale dedicata al turismo plein air, collaborando con l’Assessorato al Turismo della Regione Marche alla stesura della Legge che, appunto, definisce, regola e finanzia la realizzazione di aree di sosta dedicate al turismo itinerante. Quella Legge ha fatto da apripista a tutta una serie di Leggi che anche altre Regioni italiane hanno emanato e ha permesso la realizzazione nella nostra Regione di una capillare rete di aree di sosta, la migliore, a detta di tutti, nel panorama nazionale. Insieme a Provincia di Pesaro e Urbino e Regione Marche abbiamo collaborato attivamente alla realizzazione di depliant che guidano il turista che arriva nei nostri territori, con itinerari di visita e indicazioni sulla collocazione delle aree di sosta.

La promozione del turismo plein air è passata e passa anche attraverso l’organizzazione di eventi e raduni che richiamano nelle località del nostro territorio decine e decine di equipaggi. Finora non abbiamo mai potuto organizzare nessuna di queste iniziative a Pesaro, né abbiamo una risposta da dare a quei Club o a quei singoli camperisti che ci chiedono l’indicazione di un’area nella quale parcheggiare in sicurezza per la visita della città. Da molto tempo abbiamo segnalato questa lacuna all’Amministrazione, cercando di trovare una soluzione. Oggi dobbiamo con vivo rammarico prendere atto che il Comune di Pesaro non vuole accogliere il turismo plein air: è la pecora nera dei comuni marchigiani. La nostra richiesta è di adibire una porzione limitata del Parcheggio di Via dell’Acquedotto, quella confinante con il Parco XXIV Aprile, ad area di sosta per camper, offrendo anche la nostra collaborazione per la sua gestione in virtù della presenza in loco della nostra sede da realizzarsi ristrutturando a nostre spese un vecchio edificio. Ciò nell’ottica di evitare fenomeni di occupazione permanente da parte di nomadi e malviventi (come recentemente è successo e rischia di succedere ancora), che rendono quell’area insicura e inadatta alla sosta di quanti vogliano visitare la città.

La nostra proposta non comporta grosse spese (se non quelle che dovremmo affrontare noi per ristrutturare il vecchio edificio). Offre un valido punto di sosta, vicino al centro e non lontano dal mare, per chi voglia venire a Pesaro. Il parcheggio adiacente è ampio e adatto ad ospitare, temporaneamente, un alto numero di equipaggi in occasione di raduni ed eventi. In definitiva, una soluzione più che ragionevole, con il passaggio obbligato di rendere sicura l’area, condizione necessaria per poter pensare di dare ospitalità ai turisti in camper. Invece, i nostri Amministratori hanno pensato bene che il problema degli ospiti indesiderati in Via dell’Acquedotto, poteva essere superato transennando il punto ecologico per lo scarico delle acque e disattivando le colonnine erogatrici di corrente elettrica, spegnendo di fatto delle strutture per le quali sono stati spesi soldi pubblici: avete presente la storiella di quello che si castra per fare dispetto alla moglie? Una misura peraltro temporanea e non risolutiva.

I nostri Amministratori sostengono che la loro preoccupazione è di non assumere provvedimenti discriminatori. Noi non entriamo in merito alle poltiche sociali: sosteniamo però che il rispetto del Codice della Strada è un obbligo per tutti e che Pesaro deve dotarsi di un’area di sosta adeguata per il turismo plein air. Il risultato delle misure prese dal Comune di Pesaro è che i camperisti evitano di visitare Pesaro. Ci domandiamo: è questa la politica a favore del turismo sbandierata ad ogni occasione dal Comune di Pesaro? E’ questo ciò che serve alla città?






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-02-2012 alle 10:27 sul giornale del 24 febbraio 2012 - 1576 letture

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