Giovani non più disposti a tutto: venerdì sit-in davanti al nuovo centro per l’impiego

Cgil 2' di lettura 18/01/2012 -

Una manifestazione, venerdì 20 gennaio ore 11.30, per ribadire l’ingiustizia di un’intera generazione che non riesce ad accedere al mondo del lavoro e per lanciare la proposta della Cgil di ridurre a 4 gli attuali 46 tipi di contratti di lavoro.



Non più disposti a tutto” è lo slogan della campagna Cgil per contrastare il lavoro precario e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’aspetto forse più drammatico della crisi: quello che riguarda i giovani e un’intera generazione che rischia di non avere un futuro. L’ascensore sociale si è bloccato e, secondo le statistiche, un giovane su tre, in Italia, non lavora e addirittura ha smesso di cercare un’occupazione.

Su questo gravissimo problema, venerdì mattina, alle 11.30, la Cgil di Pesaro Urbino organizza un sit-in di protesta di giovani e precari davanti alla nuova sede del centro per l’impiego.

Un modo per dire che non si è più disposti a subire contratti di collaborazione che nascondono rapporti di lavoro dipendente, a rinunciare ai diritti, a un’equa retribuzione e alla stabilità del lavoro. E non più disposti a essere invisibili. La protesta di venerdì è un modo per uscire dall’ombra e ricordare che anche i giovani hanno bisogno di diritti e di lavoro. Un’occasione per ricordare l’ingiustizia che penalizza i giovani e che in Italia attualmente esistono ben 46 tipologie contrattuali che la Cgil intende ridurre a quattro forme di lavoro diverse dal tempo indeterminato, aumentare i costi del lavoro precario per diminuire il potere attrattivo da parte delle imprese, assunzione dei finti part time e dei finti stage, estensione anche a tutti i giovani precari del sistema attuale degli ammortizzatori sociali.


Una manifestazione alla quale parteciperanno giovani e meno giovani finalizzata anche a rilanciare lo Sportello orientamento lavoro che a partire dalla prossima settimana sarà operativo nella sede della Cgil di via Fattori, nel centro della città. Un servizio di orientamento e formazione affidato a un giovane: Jacopo Cesari, già portavoce della Rete degli studenti medi. “Sol” (sportello orientamento lavoro) cercherà di aiutare, attraverso informazione e formazione, la ricerca attiva di un impiego fornendo tutte le informazioni necessarie per orientarsi nella “giungla” dei contratti che, come si diceva, attualmente sono 46.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-01-2012 alle 21:44 sul giornale del 19 gennaio 2012 - 1002 letture

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