Ematologia, Visani: 'L’ospedale è pronto a curare gli irradiati del Giappone'

visani primario ematologia Pesaro 2' di lettura 18/03/2011 -

L’European Group for Blood and Marrow Transplantation ha contattato l’Ematologia dell’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord per offrire assistenza medica alle persone rimaste coinvolte dai danni causati dalle centrali nucleari nipponiche. 



L’Associazione Europea per i Trapianti di Midollo (European Group for Blood and Marrow Transplantation) non ha perso tempo. Dopo gli eventi giapponesi dell’11 marzo, il network europeo ha chiesto a Giuseppe Visani di accogliere nella struttura di Ematologia di Pesaro, in caso di necessità, i cittadini che potrebbero essere stati sottoposti ad emissioni radioattive dopo il terremoto e lo tsunami. Proprio il giorno delle celebrazioni dei 150 anni dall’unità di Italia, il primario è stato contattato dal gruppo europeo che ha chiesto la sua disponibilità a rispondere ad eventuali richieste di cura delle patologie derivanti da esposizioni radioattive legate agli avvenimenti di questi ultimi giorni in Giappone: “Si tratta di quei cittadini – spiega Visani – che a causa delle radiazioni vanno incontro alla distruzione delle cellule rinnovabili, come quelle del midollo che ci difendono da infezioni ed emorragie, e dei rivestimenti come intestino e pelle. Il paziente con un quadro clinico compromesso dall’esposizione a radiazioni può avere bisogno di supporto ematologico con trasfusioni di sangue e stimolazioni per rigenerare i globuli bianchi e le piastrine, e di protezione viste le difese ridotte. Nella peggiore delle ipotesi potremmo trovarci davanti a persone irradiate ma, per chiarezza, non contaminate da sostanze radioattive, che necessitano anche di un trapianto del midollo da realizzare con tecnologie ad alta complessità”.

La chiamata dell’ European Group for Blood and Marrow Transplantation “è il segno – conclude il primario – di una attenzione dell’associazione europea no profit, indipendente dal ruolo e dalle strategie di ogni singolo Stato, a ciò che sta accadendo dall’altra parte del mondo attivando in sinergia, con i Centri adeguati e disponibili a livello Europeo, azioni pratiche in tempi rapidi”.

Quindi una nuova missione per l’Ematologia degli Ospedali Riuniti Marche Nord, che dopo aver esportato fuori regione e all’estero il protocollo elaborato dalla struttura pesarese sulla nuova terapia per la cura dei pazienti colpiti da linfoma, sta allargando le attività di Cooperazione Internazionale, già attive con il progetto Mediterraneo alla Palestina e al Marocco, all’area adriatico-balcanica.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-03-2011 alle 16:23 sul giornale del 19 marzo 2011 - 1473 letture

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