17 marzo, chiudo o non chiudo? Commercianti ed artigiani tra incertezza e confusione

CNA 2' di lettura 15/03/2011 -

Apertura o chiusura? C’è tanta, tantissima, confusione sulla giornata del 17 marzo. L’anniversario dell’Unità d’Italia è diventato, anche nella nostra provincia, un esercizio tra equilibrismi e indecisioni. Tra chiusure parziali, discrezionali e obbligatorie, i cittadini si troveranno a, seconda della località e delle attività, di fronte ad atteggiamenti differenti.



“Un incredibile mancanza di coordinamento e chiarezza - dice la responsabile di Cna Commmercio, Luciana Nataloni - che ha lasciato ogni Comune nella libertà di decidere, creando difformità di comportamenti. Molti nostri associati si sono trovati nell’impossibilità di informare i propri clienti circa l’apertura o meno dei propri esercizi. Una cosa davvero inconcepibile che dimostra quanta e quale confusione ci sia stata attorno ad una data che dovrebbe essere importante per tutti gli italiani”.

La CNA di Pesaro e Urbino ha cercato di creare una prima mappa dei Comuni e del relativo comportamento rispetto alla giornata del 17 marzo.

Pesaro: chiusura degli esercizi commerciali; barbieri parrucchieri estetiste facoltà di derogare
Fano: chiusura degli esercizi commerciali; barbieri parrucchieri estetiste (chiusura obbligatoria)
Cagli: chiusura degli esercizi commerciali
Serrungarina: chiusura degli esercizi commerciali
Fossombrone: chiusura esercizi commerciali, parrucchieri estetiste (chiusura obbligatoria)

Fermignano: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura; barbieri, parrucchieri, estetiste (chiusura)
Gabicce Mare: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura; barbieri parrucchieri estetiste (chiusura)
Mondolfo: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Pergola: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Urbania: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Cantiano: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Carpegna: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Pietrarubbia: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Sassocorvaro: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Acqualagna: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Sant’Angelo in Vado: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Saltara: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Montemaggiore al Metauro: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Apecchio: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Unione Pian del Bruscolo (Colbordolo, Monteciccardo e Montelabbate, Sant’Angelo in Lizzola, Tavullia) facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Urbino centro storico: facoltà di derogare all’obbligo di chiusura
Urbino zone esterne il centro: chiusura obbligatoria






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-03-2011 alle 16:24 sul giornale del 16 marzo 2011 - 1170 letture

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