A Palazzo Gradari, 'l'Intermedio Illarocosmo' di Pietro Pace e Ignazio Bracci

palazzo gradari 3' di lettura 02/08/2010 -

Martedì 3 agosto alle 18 a Palazzo Gradari a Pesaro, l'introduzione alla prima rappresentazione dell'Intermedio Illarocosmo di Pietro Pace e Ignazio Bracci composto nel 1621 per le feste nuziali di Pesaro e Urbino di Federico Ubaldo della Rovere e Claudia De Medici.



L'invito all'ascolto è nell'ambito del Festival Amoeni Loci con il patrocinio della Fondazione Ente Olivieri. L'ingresso è libero. Venerdì 6 agosto, nel Cortile d’Onore del Palazzo Ducale, il festival di Musica Antica Musicale Amoeni Loci, in collaborazione L’Università degli Studi di Urbino, la Biblioteca Olivieriana, propone la prima rappresentazione mondiale ‘L’Ilarocosmo, Ovvero il mondo lieto’, intermedio di Ignazio Bracci. Info. www.coro-jubilate.it.

L’intermedio era una forma rinascimentale d’intrattenimento teatrale basata sulla musica, il ballo, il canto, la declamazione, ed eseguita tra un atto e l’altro di tragedie, commedie, favole pastorali e simili. All’interno di questi intermedi nasce uno stile nuovo di recitare, il così detto “recitar cantando”, ossia un canto solistico con accompagnamento strumentale da cui in seguito si sviluppa il melodramma.

Fino ad oggi tutti gli storici hanno sempre attribuito la nascita di questo nuovo stile alla corte dei Medici a Firenze e ad altri stati come Mantova, Ferrara e Venezia mentre il Ducato dei Della Rovere non viene nominato. Una delle raggioni di questa neglicenza è il fatto che L’Ilarocosmo, non venne mai eseguita a causa della morte del fratello della sposa Cosimo II nel febbraio del 1621.

Tre anni dopo muore il principe Federico Ubaldo e nel 1631, dopo la morte dell’ultimo Duca Francesco Maria della Rovere, il Ducato chiude il proprio ciclo storico e veniva incorporato nello Stato della Chiesa. Il manoscritto de L’Ilarocosmo di Pietro Pace viene trasferito nella biblioteca del Vaticano e con esso viene dimenticato tutto il patrimonio musicale dei Della Rovere.

Fortunatamente negli ultimi anni alcuni ricercatori hanno intensificato le ricerche e le pubblicazioni sulle attività musicali del Ducato di Pesaro e Urbino convinti dell’importanza fondamentale per la nascita dello stile del “recitar cantando” e di conseguenza per la nascita dell’ Opera. Così possiamo anche afferrmare che il genio di Gioacchino Rossini non è un caso isolato nella la nostra città ma è frutto di una lunga storia musicale nata nel lontano rinascimento.

Musicae Amoeni Loci propone dopo quasi 400 anni, nella nuova edizione critica curata dal dott. G. Arbizzoni e Willem Peerik, la prima esecuzione del intermedio ‘L’Ilarocosmo, Overo il mondo lieto’, in forma integrale sotto la direzione del M° Willem Peerik e con la regia di Rosanna Gorgolini e Annalisa Cioffi, secondo la prassi esecutiva dell’epoca in collaborazione con cantanti e musicisti in gran parte provenienti dal territorio della provincia di Pesaro ed Urbino tra cui l’ensemble ‘Bella Gerit’, l’ensemble ‘Recitar Cantando’ , ‘Il Coro Jubilate di Candelara’, il ‘Laboratorio Danza Hangart’ e l’orchestra del festival con strumenti antichi, per mettere in risalto il ruolo fondamentale che corte dei Della Rovere ha avuta nella storia della musica antica e soppratutto per la nascità del Melodramma.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-08-2010 alle 15:48 sul giornale del 03 agosto 2010 - 1512 letture

In questo articolo si parla di cultura, Fondazione Ente Olivieri, palazzo gradari, illarocosmo, Pietro Pace, Ignazio Bracci

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