San Leo: rinnovato il Patto d\'amicizia con San Marino

2' di lettura 16/11/2009 - La Capitale del Montefeltro domenica 15 novembre ha rinnovato il legame con il Castello sammarinese di Città, al quale si uniscono Chiesanuova e Acquaviva.

Un evento che unisce le anime di tre nazioni: Italia, Repubblica di San Marino e Croazia e la conferma che la parola “confine” più che mai indica “unione” e non “steccato”. Ha ottenuto grande successo la cerimonia di Rinnovo del Patto di Amicizia tra il Comune di San Leo ed i Castelli di San Marino, svoltasi domenica 15 novembre nel Convento di Montemaggio, proprio sul confine San Leo e San Marino.

Numerose le autorità presenti: il Prefetto di Rimini Vittorio Saladino, l\'Ambasciatore di San Marino presso la Santa Sede Sante Canducci, Don Eligio Gosti (già rettore della Basilica del Santo a San Marino), il Presidente della Comunità Montana Alta Valmarecchia Lorenzo Valenti e altre numerose autorità locali. Originariamente stipulato nel 1995 fra il Castello della Città di San Marino e San Leo e ripreso nel 2007, il Patto abbraccia un protocollo di collaborazione in attività sociali, culturali, sportive, tradizionali artistiche – come la celebre rassegna “Arte per Mare”, che ebbe grande successo – ed economiche, la promozione di prodotti tipici e la facilitazione di relazioni commerciali fra aziende di entrambe le parti. In mattinata le autorità presenti domenica hanno accenso la Lampada, metafora del fuoco vivo dell’amicizia fra i tre stati.

Tre copie identiche della lampada ardono infatti perennemente nel Duomo di San Leo, in quello di San Marino e nella città croata di Arbe, terra dalla quale provengono i due patroni San Leo e San Marino (monaci dalmati). La festa è proseguita nel pomeriggio con la tavola rotonda a Palazzo Mediceo dal titolo “I confini geoculturali del Monte feltro”. Con questa iniziativa San Leo è il primo Comune della Valmarecchia che rilancia il significato ed il valore del Montefeltro.