Montelabbatese, CNA: un nuovo svincolo favorirebbe il territorio

CNA 2' di lettura 04/11/2009 - Allargamento della Montelabbatese fino a Morciola. I sindaci di Pian del Bruscolo: “sì ad un secondo casello”.

Favorevoli al secondo casello. I cinque sindaci di Pian del Bruscolo scendono in campo in merito al dibattito sulla creazione del secondo svincolo e si dichiarano convinti che una nuova uscita dalla A/14 possa portare benefici anche al territorio dei cinque comuni che gravitano attorno alla cintura periferica pesarese. Gli amministratori dei Comuni di Montelabbate, Sant’Angelo in Lizzola, Colbordolo, Tavullia e Montegridolfo lo hanno ribadito nel corso dell’incontro con il gruppo dirigente della CNA di Montecchio guidata dal responsabile dell’area territoriale di Pesaro, Antonio Bianchini.



Nel corso del confronto i sindaci hanno espresso unanimità di vedute sui vantaggi che la creazione di un nuovo casello porterebbe. In primo luogo perchè alleggerirebbe il traffico sulla Statale Urbinate, dove si riversa gran parte dei mezzi pesanti in uscita dalla A/14 per l’interno, e poi perché creerebbe una serie di opere accessorie (come ad esempio il raddoppio della Montelabbatese), che consentirebbe un migliore collegamento da e per Pesaro. In verità i primi cittadini dell’unione territoriale continuano a chiedere un ampliamento della Montelabbatese lungo tutto il percorso fino a Morciola e non solo per un tratto. Non piace ai cinque sindaci invece la cosiddetta opzione zero che non porterebbe alcun giovamento al territorio in termini di alleggerimento del traffico e di migliore raggiungibilità della A/14 da e per la cintura periferica.



Agli artigiani della CNA i sindaci hanno ribadito l’importanza della creazione di un secondo casello che aiuterebbe non poco il sistema delle imprese del territorio eliminando perdite di tempo, costi e consentendo un migliore collegamento con la principale arteria di collegamento costiero. Nel corso dell’incontro con gli artigiani della CNA, Guido Formica, Federico Goffi, Bruno Del Moro, Massimo Pensalfini, Claudio Formica hanno anche discusso di Patto di stabilità e dell’impossibilità di effettuare investimenti sul territorio, di Piano casa e di una sua uniforme applicazione sul territorio, della creazione di un Polo sanitario unico e di un potenziamento dei servizi sul territorio e di una gestione unica per quel che concerne i servizi locali e la gestione della pubblicità.



Per parte sua la CNA ha indicato come in questo territorio che oggi conta 29mila abitanti (e che nel caso della creazione di un macrocomune rappresenterebbe la terza città della provincia per numero di abitanti), quasi 3mila aziende, sia importante sostenere il sistema imprenditoriale, l’occupazione, la coesione sociale. Per questo la CNA ha sollecitato tra l’altro una uniforme applicazione del Piano Casa e la creazione di una lista di imprese locali che possa partecipare a gare per lavori pubblici con importi inferiori ai 500mila euro.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-11-2009 alle 17:11 sul giornale del 05 novembre 2009 - 974 letture

In questo articolo si parla di attualità, cna, CNA Pesaro

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