Cartoceto: il festival parte con le compagnie di Saluzzo e Pesaro

La forza del destino 5' di lettura 03/11/2009 - Nel corso di tutto il mese di novembre (fino al 27/11 sono previsti otto eventi) proseguiranno le iniziative del Festival Le visioni del cambiamento, giunto alla quarta edizione e come ogni anno inaugurato all’interno della due giorni di studi dedicata a Cartoceto ai Teatri delle diversità. L’evento promuove iniziative all’ Università di Urbino, finalizzate a coinvolgere gli studenti, e in carcere a Pesaro nel rispetto della dignità della persona detenuta.

Questa IV edizione si presenta ancora più ricca, con appuntamenti dedicati alla riflessione sugli aspetti che legano il teatro alle diverse forme di disagio attraverso spettacoli, video, e incontri con autori, attori e registi. Dopo il primo appuntamento con lo spettacolo Aspettando Godot della compagnia di Teatro Popolare d’Arte di Firenze da poco presentato a Novafeltria, l’iniziativa, curata da Vito Minoia direttore del Teatro Aenigma - Centro Universitario Internazionale di Produzione e Ricerca sui rapporti tra Teatro e Disagio all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, prosegue giovedì 5 novembre a Pesaro nel Teatro di Strada Fontesecco 88, presso la Casa Circondariale di Villa Fastiggi alle ore 13.30. Con il titolo “Oltre la soglia”, esperienze teatrali a Saluzzo (Cuneo) si terrà l’incontro con la regista Grazia Isoardi, animatrice della sperimentazione attivata nel carcere piemontese dal 2002. Nell’ultimo spettacolo “La forza del destino”, la compagnia teatrale (già in scena nei teatri di Genova e Roma ed ospitata dalla trasmissione RAI “Racconti di vita”) propone una riflessione sul senso dell’esistenza umana, sul mistero degli eventi che la compongono a partire dalla lettura del proprio vissuto e sul confronto con pensieri di autori del passato (Dante, Artaud, Anouilh, Qoelet). L’esperienza artistica diventa così un viaggio dentro se stessi e verso gli altri e pone l’attenzione verso le proprie responsabilità nei confronti dell’altro.

La riflessione proseguirà in serata ad Urbino presso il Teatro La Vela – Collegi Universitari alle ore 21.30 con la proposizione del film “Diritto/Rovescio” di Maria Tarantino. Si tratta di un film realizzato dalla Tv fiamminga “VRT Rechten voor Canvas”, che esplora i rapporti e le relazioni umane all’interno del carcere di Saluzzo, una istituzione dove tutto è rigidamente definito da un Regolamento. Uno spettacolo teatrale, scritto e rappresentato da un gruppo di detenuti fa da contraltare alla dimensione della vita quotidiana della giovane direttrice e degli agenti di polizia penitenziaria che lì operano. Detenuti ed agenti condividono gli stessi spazi e le stesse situazioni di routine, anno dopo anno in ruoli contrapposti, a volte diventando amici. Seguirà un dibattito su “Le dinamiche relazionali all’interno del carcere”, coordinato da Emilio Pozzi (docente di Teatro e Spettacolo alla Facoltà di Sociologia) con gli interventi di Grazia Isoardi (Compagnia Voci Erranti) e di Claudia Clementi (direttore della Casa Circondariale di Pesaro). Nella giornata successiva, Venerdì 6 novembre, sarà dedicato, invece, un incontro al lavoro che il Teatro Aenigma porta avanti dal 2002 all’interno della Casa Circondariale di Villa Fastiggi. L’esperienza teatrale a Pesaro è andata incontro alle esigenze nate dalle riflessioni attorno alla condizione esistenziale del detenuto in carcere.

La reclusione può accentuare una situazione psico-socio-esistenziale già compromessa. Con il laboratorio teatrale “si cerca di creare - come riconosce Flaminio Monteleone, già Magistrato di Sorveglianza presso il Tribunale di Ancona (oggi Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Orvieto), “quelle condizioni per un ascolto ed un confronto, un modo diverso di fare cultura all’interno della società chiusa, una cultura che considerando il detenuto quale persona reale (in un rapporto di assoluta parità) ha fatto sì che la comunicazione divenisse una forma di responsabilizzazione”, una conquista importante nel percorso che porta verso il difficile traguardo del reinserimento nella società. Presso Palazzo Albani, all’Università degli Studi di Urbino alle ore 9.00, verranno proiettati alcuni video di progetti recentemente realizzati: Il riscatto di Pulcinella regia video di Maria Celeste Taliani, su un lavoro di Commedia dell’Arte che segna l’inizio di un lavoro teatrale rivolto a una compagnia mista di detenuti e detenute e l’approfondimento di una progettualità che coinvolge anche gli allievi dell’Istituto Comprensivo Statale “Galilei” di Pesaro, Le città porto: da Ancona a Napoli regia di Gianfranco de Bosio che ha coinvolto all’esterno del carcere un attore della Compagnia “Lo Spacco” (video di Elisa Ambrogi) e Natività regia video di Vito Minoia (un ‘corto’ liberamente ispirato al “Vangelo secondo Matteo” di Pasolini, selezionato al Med Film Festival di Roma, dove sarà proiettato l’8 novembre prossimo nell’Auditorium del Palazzo delle Esposizioni). All’incontro, dal titolo La Compagnia “Lo Spacco” nella Casa Circondariale di Pesaro, parteciperà Enrichetta Vilella, responsabile dell’area pedagogica dell’Istituto.

“L’attività teatrale, come hanno testimoniato i partecipanti, cambia il modo di stare in sezione, perché cambia la prospettiva rispetto alla lettura delle dinamiche relazionali tra le persone e dei meccanismi di funzionamento del contesto. In prossimità degli spettacoli, il carcere è pervaso da un grande fermento: prima della rappresentazione, gli attori portano nelle sezioni il laboratorio, continuando a discutere temi, personaggi, dubbi e paure; dopo la messa in scena, sono gli spettatori che animano il dibattito e, dal giorno dopo, nei nostri uffici cominciano a piovere istanze di iscrizione al laboratorio. Si tratta del bisogno di partecipare, condividere, discutere, riflettere ed agire il cambiamento” La riflessione, a firma della dottoressa Vilella, è tratta da un intervento pubblicato all’interno del libro “Recito dunque so(g)no”, una ricognizione delle più significative esperienze di teatro in carcere in Italia, curato da Emilio Pozzi e Vito Minoia, docenti di Teatro all’Università di Urbino.







Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-11-2009 alle 11:38 sul giornale del 04 novembre 2009 - 1655 letture

In questo articolo si parla di cultura, Teatro Aenigma

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