Salone del mobile, Calzoni: obiettivi raggiunti sia per qualità che per quantità

salone del mobile 3' di lettura 27/09/2009 - E\' tempo di primi bilanci per il Salone del mobile di Pesaro, dopo quattro giornate particolarmente intense.

A chiusura di DOMO360 - il Salone del mobile di Pesaro ecco solo alcuni dati quantitativi provvisori ufficializzati dall’Ice. Si riferiscono, in larga parte, ai primi 3 giorni del’’evento pesarese e, come hanno fatto notare dall’ufficio Ice di Ancona, Adriano Massone e Marcello Bevilacqua, “ saranno oggetto di ulteriori positivi cambiamenti nelle prossime settimane”. I 1.200 incontri B2B schedulati solo dall\'Ice hanno fruttato un giro d\'affari che, al momento, viene valutato tra i 20 ed i 25 milioni di euro. Nel dettaglio, a DOMO360, si sono concluse 5 joint-venture, che hanno visto protagoniste altrettante aziende espositrici e mirate ad Algeria (cucine), Tunisia (due, una nel comparto del contract e l\'altra per i mobili da ufficio), Arabia Saudita (arredamento per la casa) e Repubblica Ceca (cucine). La curiosità dei tre container che partiranno nel giro di poche settimane per l\'Uzbekistan si somma ordini (dicono all\'Ice con discrezione) anche da Vietnam, Ucraina, India (240 camerette di colpo per un espositore), Israele (mobili per l\'ufficio e salotti), Danimarca (salotti).



\"Sarà nostra cura - anticipa Calzoni - attivare i ministri Frattini e Scajola sul tema dei dazi: in tanti ci hanno segnalato difficoltà di relazioni commerciali soprattutto con Russia e Brasile. Si tratta di forme di protezionismo che limitano le prospettive di sviluppo delle nostre aziende, soprattutto le più piccole\". \"Avevo tre preoccupazioni alla vigilia di DOMO360\". E\' tempo di primi bilanci per il Salone del mobile di Pesaro, dopo quattro giornate particolarmente intense. L\'amministratore unico rinvia di qualche giorno i dati definitivi, ma il progetto di un evento fieristico \"diverso dal passato e diverso dagli altri\" è riuscito. Prima preoccupazione: \"Restituire al mercato il ruolo di Pesaro e del suo distretto, proponendo un evento fieristico che superasse il vecchio modello del SAMP\". Oggi, DOMO360 ha una proposta progettuale compiuta, \"oggetto di cambiamenti e miglioramenti per non farsi sorpassare dal mercato\".



Seconda preoccupazione: \"Fare della qualità e dell\'innovazione la prioritaria proposta fieristica\". Le imprese espositrici hanno risposto \"alla grande\", confermando che le speranze di agganciare la ripresa, \"attraverso prodotti orientati al mercato\" è concreta, \"grazie all\'impegno dei piccoli e grandi imprenditori italiani, per i quali DOMO360 è stata una scelta strategica\". Terza preoccupazione, l\'ultima di Calzoni: \"Offrire al mobile italiano una vetrina complementare a Milano, internazionale e orientata al business\". Pesaro ha dimostrato, attraverso una solida sinergia con i ministeri degli Esteri e dello Sviluppo economico, \"grazie allo straordinario lavoro dell\'Ice nazionale e dell\'ufficio di Ancona, diretto da Adriano Massone e Marcello Bevilacqua, della Regione Marche e della nostra Camera di commercio\", di essere meta di delegazioni di operatori esteri \"tutti qualificati ed in numero mai visto prima\".



\"Insieme alle tre preoccupazioni che ci siamo messi alle spalle - conclude l\'amministratore della Fiera di Pesaro - c\'era in ballo una sfida ancora più complessa: non fare di Pesaro solo una fiera più piccola rispetto a Milano, ma fare qualcosa di diverso, con un\'identità precisa ed un forte contenuto legato al business e, soprattutto, governabile e lasciata nelle mani delle aziende e degli operatori. Con il contributo di tutti abbiamo portato a termine questa sfida e da qui si riparte per cominciare a lavorare su DOMO360 edizione 2010\".






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-09-2009 alle 19:28 sul giornale del 28 settembre 2009 - 1098 letture

In questo articolo si parla di attualità, Fiera di Pesaro, salone del mobile





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